L’inserimento di Frank de Boer non sembra proprio fatto a caso e soprattutto potrebbe essere meno traumatico del previsto.
Infatti la Gazzetta dello Sport evidenzia come il modulo preferito dall’olandese sia il 4-2-3-1, tanto caro al Mancio e in linea con la rosa costruita fino ad ora dall’Inter.
Con l’Ajax il mister ha usato 17 volte il 4-2-3-1, 13 volte il 4-1-4-1 e 4 volte con il 3-4-3.
Lui non è un integralista, è solo fissato con il bel gioco e questo non può, almeno in teoria, che favorire la sua rosa ed il suo adattamento.
Rispetto allo scorso anno c’è un Banega in più, che può garantire imprevedibilità e tempi di passaggio ed inserimento, ciò su cui si dovrà lavorare è la spina dorsale della squadra.
Tra i pali ci sarà Handanovic protetto dal duo Miranda-Murillo, sperando che siano quelli dello scorso autunno, il resto, fermo restando il genio di Ever, lo si deciderà soprattutto guardando il mercato da qui al 31 agosto.
Già perché l’estro dell’argentino dev’essere guardato e protetto da due mastini di centrocampo. Al momento, almeno nell’ultima amichevole, i nomi sicuri erano Kondogbia e Brozovic, ora si dovrà capire. Il primo nodo da sciogliere sarà quindi quello della coppia di mediani. Le riserve del francese vedono i nomi di Medel e Felipe Melo, per quanto riguarda il croato al momento non ce ne sono. Il mercato darà risposte in tal senso. Se le due frecce laterali saranno Perisic e Candreva, a chi sforneranno cross e palloni, lo si capirà. Se Icardi rimarrà ovviamente sarà lui, se partirà il tecnico farà le sue scelte. Quel che è certo è che con l’Ajax il terminale offensivo era Milik, molto diverso da Maurito e molto più simile a Gabbiadini. Proprio quel Gabbiadini che il Napoli vorrebbe inserire nell’offerta per portare l’argentino nella città del Vesuvio.