Non esiste tecnico al mondo che appena insediatosi in una nuova squadra non faccia grandi proclami, la conferenza stampa di de Boer parte in maniera abbottonata ma poi si lascia andare ad un: “Juve forte ma non imbattibile“, più per rianimare i suoi giocatori che per esaltare i tifosi.
Profilo basso, scrive La Gazzetta dello Sport, tanto campo e prove di italiano: “Atensione, Agresione, Vai!“, le parole usate dal tecnico olandese che ha disposto la nuova squadra con un 4-2-3-1, bloccando Icardi, a suo dire ideale per il modulo prescelto e chiedendo ai giocatori la sorpresa, cioè giocare in altri ruoli rispetto al solito, tipo Banega pronto ad essere regista davanti alla difesa e non trequartista.
Con la dirigenza al gran completo per il nuovo allenatore, de Boer spiega di poter adattare il modulo a seconda di come colpire l’avversario, ammettendo di esser stato contattato due settimane fa ed essere arrivato in anticipo alla Pinetina per poter studiare tutto al meglio, in una squadra che deve dimostrare identità subito e non dopo la sosta invernale come spesso accade.
Quando spuntano pettorine e pallone arrivano i primi segnali del nuovo tecnico, alle parole di de Boer in italiano scattano le interrogazioni sul pressing e, neanche a dirlo, le prime interrogazioni a Kondogbia, diamante grezzo che con Mancini ha vissuto alti e bassi: “Geoffrey, cosa avresti dovuto fare in questa situazione?“, la risposta del francese è solo abbozzata, così come la nuova sfida Inter-de Boer.
This post was last modified on 10 Agosto 2016 - 09:38