L’arrivo di un nuovo allenatore, Frank de Boer, può scombussolare le gerarchie della squadra nerazzurra, che con Roberto Mancini sembrava avere già delle certezze collaudate prima dell’inizio della stagione. Non è detto che tutte queste vengano ora smontate o travolte, anzi, ma è possibile che qualche giocatore che si pensava potesse essere ai margini o in secondo piano finisca con il trovarsi come nuovo protagonista. Jovetic ed Eder sono esempi probabili che ciò possa accadere? Proviamo a darci una risposta.
Il primo è stato uno dei più vispi nelle prime amichevoli estive, segnando e creando occasioni, ma era considerato ancora come una mera alternativa a Icardi nel ruolo di prima punta o, al massimo, a Banega nella veste da trequartista. Con l’ex Ajax, amante delle punte di movimento e in grado di partecipare alla costruzione del gioco potrà esserci più spazio per lui? Forse, anche se già Icardi è stato considerato perno del progetto tattico pure dalla nuova guida tecnica. Potrà trovare posto in un’altra posizione? Difficile, visto che l’ex Fiorentina si adatta male come esterno e che, come seconda punta, rischia di avere una forte concorrenza. I tanti impegni per la squadra gli consentiranno comunque di avere i suoi minuti, sebbene abbia tutta la possibilità di sfruttare il cambiamento in suo favore.
Ed Eder? Come Jovetic, è migliore di Icardi nella partecipazione al gioco e nel movimento senza palla, ma la freddezza e i movimenti sotto porta non sono certo all’altezza del capitano. Forse può però essere più adattabile sull’esterno in caso di 4-3-3, ruolo già ricoperto alla Sampdoria con Mihajlovic in panchina. Rispetto a Jovetic il tasso tecnico è inferiore, ma dalla sua parte ci sono duttilità e voglia di sacrificio. Chissà se sfrutteranno questo cambiamento, con conseguente ripartenza da zero per tutti, per imporsi come nuovi protagonisti, nonostante sullo sfondo ci siano Gabigol e il mercato di gennaio come spettro.