Sulla Gazzetta dello Sport troviamo quelle che sono state le parole di Ever Banega, durante la sua presentazione. L’ex Siviglia ha parlato di come Ausilio e soprattutto Zanetti abbiano mediato per convincerlo a venire all’Inter e, almeno a parole, dimostra già grande desiderio di raggiungere i risultati sperati in nerazzurro. Assist per Icardi e lotta anche alla Juventus, con l’obiettivo minimo terzo posto, le promesse fatte dal nuovo numero 19 dell’Inter.
Banega si piazzerà sulla trequarti, libero di sfruttare tutta la fantasia di cui è in possesso. Un ruolo, il trequartista, che all’Inter già hanno visto colorarsi di albiceleste. In ordine cronologico Humberto Maschio, nel campionato ’62-’63. All’ombra di Luisito Suarez, riuscì comunque a mostrare lampi di classe e talento ed ebbe il tempo di vincere uno scudetto. Poi un salto nel 2004, con l’arrivo di Juan Sebastian Veron. La Brujita, ormai 30enne, non era più quello di Parma o Lazio ma regalava ancora giocate di alta scuola ai tifosi interisti, che anche grazie a lui festeggiano due Coppa Italia, una Supercoppa (da lui decisa contro la Juve) e uno scudetto.
Ce ne sono stati altri due che però, per mancanza di continuità o integrità fisica non eccellente, non hanno potuto dato tutto. Santiago Solari, arrivato nel 2005 dal Real Madrid, per tre anni in maglia nerazzurra, ha vinto diversi trofei, ma mai da vero protagonista, a causa di un fisico che non ha fatto a pieno il suo dovere. E infine Ricky Alvarez, l’ultimo fantasista argentino passato per Milano. Tante aspettative su di lui, che a poche giocate da far stropicciare gli occhi, ha alternato una serie troppo grande di prestazioni sottotono, dimostrando una mancanza di continuità e di rendimento che dopo 3 anni (2011-2014), hanno costretto l’Inter a non credere più in lui.
This post was last modified on 13 Agosto 2016 - 10:04