“Ranocchia ancora tu, ma non dovevamo vederci più?”. Sì, lo sappiamo, citare il grande Lucio Battisti per parlare dell’ex capitano dell’Inter può sembrare blasfemo. Però pareva il titolo più azzeccato, soprattutto dopo il match di ieri sera contro il Chievo.
Il difensore, esiliato alla Sampdoria negli ultimi mesi, ha fallito l’ennesima possibilità di rinascita e resurrezione. Schierato da De Boer nella sciagurata difesa a 3 ha fatto male, malissimo. Per dovere di cronaca bisogna sottolineare con il pennarello rosso (come faceva la mia maestra) che i suoi compagni di squadra e in particolare di reparto non hanno fatto molto meglio di lui.
Ranocchia però, ha mostrato ancora una volta i suoi limiti. Giocare con così poca cattiveria agonistica non può essere accettato se si gioca a tal livello. Inoltre, Andrea ha commesso errori grossolani, che sembrano aver origine dalla poca concentrazione e dalla pochissima autostima che sembra possedere. L’ex capitano dell’Inter non ha mai creato caos nello spogliatoio, spesso ci ha messo la faccia nelle situazioni difficili ed è sempre uno di quelli che si impegna di più durante gli allenamenti. Impossibile non volergli bene in pratica. Quando però mette piede in campo sembra assalito dall’ansia e dalla tensione che compromettono la maggior parte delle sue prestazioni.
Con tutto il cuore, speriamo che la cura De Boer faccia i suoi effetti.
This post was last modified on 22 Agosto 2016 - 12:04