Nell’epoca in cui le nuove proprietà acquistano società e “spendono e spandono” senza ritegno, l’Inter e Suning devono guardare e rispettare il Fpf. Il futuro dei nerazzurri, grazie all’ingresso dei cinesi, è sicuramente più roseo e sereno a livello economico.
L’Inter però non può ancora investire soldi su giocatori e nuovi impianti. La colpa è tutta delle proprietà precedenti: il debito dei nerazzurri supererebbe i 300 milioni di euro. Investire senza riguardo ora vorrebbe dire andare contro i paletti imposti dalla Uefa, che ha già mandato più di un segnale negativo sui tentativi di aggiramento messi in atto dall’Inter (prestiti con obbligo di riscatto e giocatori acquistati dallo Jiangsu). Il rischio è l’esclusione dalle competizioni europee. Meglio evitarlo.
In parole povere, l’Inter dovrà estinguere quasi totalmente i debiti, probabilmente con un maxi finanziamento da parte dei nuovi soci, e poi potrà comprare Joao Mario e Sissoko (o chi per esso) senza dover cedere prima Brozovic. I tifosi devono sorbirsi questo ritornello da anni, ma non è colpa di Suning se la società meneghina è in questa situazione.