Una scelta fatta per dare un segnale forte. Zhang Jindong, nel giorno in cui arriva a Milano per assistere nel week end a Inter-Palermo, regala ai colori nerazzurri Gabigol e Joao Mario, atterrati a MIlano con appena due ore di distanza l’uno dall’altro.
L’Inter non spendeva così tanto per un calciatore dal 1999, quando Christian Vieri fece spendere a Massimo Moratti 90 miliardi di lire (45 milioni di euro). La stessa cifra che il prorpietario di Suning ha deciso di sborsare per assicurarsi Joao Mario, 40 più 5 di bonus. Sono 28 invece i milioni spesi per Gabigol. Un’estate, per quanto riguarda il mercato, che ricorda i migliori anni del’epoca Morattiana. Un tweet dell’Inter annunciava il doppio arrivo nel pomeriggio, poi si è entrato nell’ultima parte delle trattative. L’Inter vuole Joao Mario e Gabiol subito, con il brasiliano, fresco campione olimico, che si pensava potesse arrivare solo a gennaio, invece i nerazzurri spingono per averlo già da settembre dopo la sosta.
Negli affari hanno contribuito elementi esterni alla società, come Kia Joorobchian, agente Fifa che è entrato nell’affare Joao mario, mentre nella trattativa Gabigol con il Santos, ha avuto un ruolo anche la Doyen , società che detiene una percentuale del cartellino del giocatore e che dovrà risolvere alcuni contenziosi con la squadra brasiliana. La stessa Doyen che è vicina a Marcelo Brozovic, in pole tra i giocatori possibili partenti della rosa nerazzurra. La sua cessione potrebbe aiutare l’Inter anche nello stilare la lista uefa, ma appare comunque quasi certo che uno, se non entrambi i nuovi acquisti non giocheranno l’Europa League con l’Inter.