De Boer, il modulo è ok. Ma c’e ancora confusione

Il 3-5-2 del Bentegodi è stato (giustamente) già messo da parte. È durato fin troppo l’esperimento di Frank de Boer che dopo aver visto una squadra in difficoltà fisica, ha provato a coprire bene in campo con il modulo mazzariano o contiano (de gustibus). Tentativo fallito e Chievo che fa lascia sgomenta l’Inter e si porta a casa i 3 punti. Con il Palermo invece il tecnico olandese torna sui suoi passi e schiera l’Inter con un più consono 4-3-3. deboer

Schierata così, la squadra nerazzurra si può permettere anche una certa abbondanza in alcuni ruoli, con Brozovic, Candreva, Palacio in panchina. Ma ci sono delle posizioni dove la coperta è corta. Due acquisti sulle fasce difensive in estate, ma siamo ancora qui a chiederci perché Santon e D’Ambrosio, che è vero non sarà Maicon, ma è quello che si comporta meglio. Rispolverare l’ex bambino prodigio è un rischio che de Boer corre e forse sbaglia. In conferenza dice che Miangue (entrato nella ripresa) sia pronto, quindi quale avversario migliore che il modesto Palermo per testarlo titolare? Un po’ di coraggio a volte salva anche dalle critiche.

Le curiositá migliori però vengono dal centrocampo. Banega basso al centro del trio in mediana garantisce alla squadra un uomo che sappia toccare bene il pallone. Allo stesso tempo però si limita un giocatore che deve essere libero di svariare tra centrocampo e trequarti, cercando la gioca decisiva che può essere un assist o un passaggio che apre la difesa avversaria. Non gioca male l’argentino, ma ha delle responsabilità che gli possono essere evitate. Come capita anche a Gary Medel. Il cileno non è solo il medianaccio tutta grinta che conosciamo, ma risulta essere una classica mezz’ala da inserimento, che va più volte vicino al gol (anche di testa…). Non si comporta male, ma ha senso portare un giocatore così fuori ruolo, per arretrare Banega? Forse no, ma bisogna dire che se Medel avesse segnato, staremo elogiando de Boer per l’intuizione. Magari con il Pescara Joao Mario avrà una mira migliore…

In avanti la situazione è più chiara e ordinata. Icardi é nel suo ruolo anche se spesso ci si dimentica della sua presenza, mentre Eder, Perisic e Candreva quando entra, risultano i più positivi. Nel 4-3-3 che quasi sicuramente vedremo sempre nell’Inter, saranno loro gli uomini decisivi, soprattutto quando Perisic e Candreva, perfetti in quel ruolo, troveranno la forma migliore. Il capitano invece, gol a parte, non partecipa mai alla manovra. Conosciamo le caratteristiche di un attaccante che deve essere servito e se accade sa buttare la palla dentro, ma in questo piccolo scorcio di campionato pare non risulti decisivo neanche in questo. Con lui il lavoro di de Boer forse deve essere più di testa, con lo stadio che già non gli perdona più il minimo errore.

 

Gestione cookie