L’ALBA DEL GIORNO DOPO – Inter-Palermo, io penso positivo

“Io penso positivo perché son vivo perché son vivo…” Così un Jovanotti anni ’90 cantava nelle piazze italiane e veniva ascoltato a ripetizione tramite gli allora tecnologici compact disc. Un motivetto che il popolo nerazzurro dovrebbe mantener ben saldo nella propria mente, soprattutto in questa lunga sosta dove ci saranno veri e propri bombardamenti per Frank de Boer, o come già italianizzato da “Il Corriere dello Sport”, Frank di Burro.

UN TERRIBILE -5 L’Inter, dopo lo spreco del pareggio di ieri pomeriggio contro il Palermo si ritrova a -5 dalla vetta, dove possiamo trovare Juventus, squadra che fa un campionato a sé, la bellissima favola Sassuolo e le genovesi, Genoa e Sampdoria. Stando così le cose, per il peso che si stanno dando a queste due prime giornate di campionato, queste 4 saranno sicuramente lì a lottare fino alla fine della stagione, con buona pace della stessa Inter, Napoli e Roma.

PENSO POSITIVO PERCHÉ SIAMO VIVI Sì, siamo a -5, abbiamo perso contro Chievo Verona in trasferta (squadra che in casa lo scorso campionato ha perso solo 4 volte) e pareggiato in casa contro il Palermo, squadra che tabellino alla mano ricorda molto i giocatori ad inizio carriera della Master League in Pro Evolution Soccer. Ma saremmo falsi e non intellettualmente puliti nel non notare delle forti e decise differenze tra le due gare. A Verona l’Inter è apparsa frastornata, con poche idee ma ben confuse. Ieri, invece, anche grazie al cambio modulo, attualmente più congeniale per le materie prime a disposizione, si è visto sprazzi di buon calcio. Promosso Ever Banega da perno basso, ruolo che, al di là delle 23 palle perse, ha saputo interpretare con classe e carattere, prendendo fin da subito le chiavi del centrocampo senza mai volerle cederle

Certo si perde qualità nella qualità avversaria e gli schemi spesso hanno portato Medel alla conclusione o, altrettanto spesso, a rifinire l’azione, ma in attesa di Joao Mario e di definire la situazione Brozovic, le occasioni goal ci sono state, e non son state poche.

LA SITUAZIONE BROZOVIC È chiaro che il croato non stia vivendo un periodo sereno, lo si era visto a Verona. Il suo inutilizzo ieri sembra proprio esser stato dettato da questa instabilità, dovuta alle molte voci di mercato. Ausilio prima, de Boer dopo, infatti, hanno ribadito l’importanza di EpicBrozo e quanto l’Inter creda in lui, ma nel momento in cui dovesse arrivare un’offerta importante è impensabile non prenderla nemmeno in considerazione.

UFFICIALE: STAGIONE FALLIMENTARE Ma torniamo a guarda in maniera preoccupante la classifica. Siamo a -5 e ci rimarremo almeno per le prossime due settimane. Preoccupante, vero? Almeno quanto fosse esaltante avere 6 punti di vantaggio sulla Juve lo scorso anno. E ve lo stiamo dicendo in modo sarcastico, perché poi tutti sappiamo come è andata a finire la passata stagione. Son passate solo due giornate, l’Inter ha iniziato un nuovo percorso con Frank de Boer non più di 20 giorni fa e già ieri qualcosa di positivo si è visto a San Siro. Il Palermo ha segnato al suo primo tiro in porta, deviato sfortunatamente, da Santon.de boer 3

GIOVANI ALLA RISCOSSA A proposito dei terzini, ma quanto ci è piaciuta la prova di Miangue? Altro che Santon, Nagatomo ed Erkin; il giovane belga ha disputato un’ottima frazione di gioco, a dimostrazione che i giovani l’Inter li ha in casa e che ora si ha un allenatore che ha il coraggio di schierarli e dargli fiducia, cosa che forse mancava dal primo Mancini.

CI RIVEDIAMO TRA DUE SETTIMANE I tifosi fanno bene a chiedere i risultati alla squadra, che sulla carta non ha nulla da invidiare ad altre pretendenti per la Champions come Napoli e Roma, ma dall’altra parte, dirigenza e staff tecnico non hanno torto nel chiedere più tempo per vedere la vera Inter e, soprattutto, dei risultati. Ricordando che de Boer appunto è salito in sella 3 settimane fa e, quindi, si ritrova una squadra con una preparazione fisica non sua e abitudini tattiche differenti.

Ma nonostante questi ostacoli, il popolo interista deve essere fiducioso. La proprietà non ha paura d’investire, lo dimostrano gli acqusiti di Joao Mario e Gabigol, oltre al possibile nuovo arrivo in difesa. I giocatori ci sono, a partire dal sopracitato Banega, passando per il buon primo tempo di Perisic e l’ottimo ingresso in campo di Candreva, che sfornando due cross ha rischiato di fare altrettanti assist per Icardi ed Eder, chiudendo con la coppia rocciosa difensiva, che prima della rete ospite aveva concesso 0 tiri in porta, lasciando Handanovic come spettatore non pagante.

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