Al proprio insediamento ai vertici della società, Suning aveva dichiarato di voler riportare l’Inter tra le big del calcio italiano ed europeo. Secondo quanto si legge su Tuttosport, tre sarebbero le mosse del gruppo cinese per risollevare definitivamente la squadra nerazzurra. In realtà Suning ha già rinforzato molto la squadra, anche per mandare un segnale forte e chiaro alle avversarie in campionato, ben consapevole che alcuni top player (Joao Mario e Gabigol) non sarebbero potuti essere schierati in Europa League per una penalizzazione del FPF.
Suning, però, non si perde d’animo e muove sulla scacchiera i propri pezzi. Tre le mosse importanti: l’aumento del fatturato, la cessione di giocatori inservibili nel nuovo progetto (destinazione Cina) e il completamento della rosa.
L’ultima Inter di Thohir aveva raggiunto ricavi per un ammontare di 185 milioni; Suning vuole superare il tetto dei 200, provando ad arrivare a 215-220. Il gruppo cinese sfrutterebbe il ricco mercato asiatico, dato che da tempo ha individauto un paio di nuovi partner commerciali che inietterebbero sostanze fresche nelle casse del club, ma anche altri sponsor, come Changhong, seconda azienda produttrice di televisori in Cina, il cui nome è già apparso nei cartelloni pubblicitari di S. Siro in occasione di Inter-Palermo.
Per quanto riguarda il mercato, fermento sia in uscita sia in entrata. Al torneo cinese saranno destinate pedine sacrificabili come Felipe Melo, Eder, Biabiany e Jovetic. Anche solo con la cessione di due di loro, l’Inter metterebbe i propri conti in pari e potrebbe iscrivere alla lista Uefa per l’Europa i big comprati in questa sessione. Si dovrà completare poi l’apparato tecnico, deficitario di un terzino di qualità e di un secondo-terzo centrale di difesa. Per il primo ruolo si pensa a Criscito oppure a Tete, talento in prospettiva dell’Ajax ma già pronto per fare il grande salto; per i centrali occhio a Lindelof del Benfica o Acerbi.