“Allarme calcio italiano: Inter, troppi stranieri in rosa”. Questa è una delle tanti frasi che si leggono periodicamente sui giornali o media italiani. Ma è l’Inter la causa del fallimento dei vivai italiani o è soltanto un tiro, facilmente, al bersaglio, nei confronti di una società italiana, ultima a trionfare in Europa e nel mondo?
“Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo”, è una delle frasi pronunciate nella fondazione del club nerazzurro, datata 9 marzo 1908. Ma qualcuno ha mai interpretato questo passaggio nella maniera corretta? L’anno 1908 non è l’attuale 2016: la globalizzazione era un vocabolo che ancora non esisteva, figurarsi se c’era già l’intenzione. Muggiani, però, lanciò ciò che è lo spirito Inter: nessuno è escluso dalla Beneamata, tutti sono i benvenuti. Italiani e stranieri, fratelli del mondo in uno spirito internazionale, colorato di nerazzurro.
Senza dimenticare il celebre “tuttologo” Arrigo Sacchi, in odore di santificazione calcistica, che, paragonando il Triplete nerazzurro a quello mancato della Juventus, culminato con la grande vitto..ops, sconfitta in finale di Champions, dichiarò sicuro di sé: “Il calcio italiano è tornato a splendere grazie alla Juventus dopo anni molto bui. Erano cinque anni che non succedeva, ma nel 2010 l’Inter fu scandalosa, vinse tutto senza neppure un italiano: una vergogna!” La vergogna, mio caro Arrigo è l’ottusaggine o probabilmente, invidia, nei confronti di un gruppo che ha fatto la storia del calcio italiano. Zero italiani in rosa? Probabilmente Santon, Balotelli, Toldo e Materazzi avranno, inconsapevolmente, cambiato nazionalità.
Ma nella stagione che è appena iniziata è lampante come la citata Juventus, orgoglio italiano in Europa e nel Mondo per un record invidiabile (6 sconfitte in finale di Champions), ha una rosa formata da soli 8 italiani, con soli 4 titolarissimi (ovvero la difesa dell’ItalJuve come i giornali rimarcano continuamente). Ma la tanto c
Se la Juventus, campione d’Italia, decide di comprare calciatori stranieri per aumentare la propria competitività, si può ben capire che i problemi sono più profondi e radicati: serve una riforma strutturale del calcio italiano se veramente si vuole risolvere il problema. Continuare a colpire mediaticamente l’Inter non risolverà, di certo, un problema (per la Nazionale Italiana intendiamoci) che problema non è: siamo nell’epoca della globalizzazione e dell’integrazione di varie culture e l’Inter, come società e storia, è l’emblema dell’internazionalità ed è sicuramente orgogliosa di rappresentare ciò nel mondo.
This post was last modified on 4 Settembre 2016 - 16:48