La Gazzetta dello Sport analizza il momento dell’Inter in vista del terzo impegno di questo campionato con il Pescara. La squadra dopo l’estate travagliata e il cambio in panchina, ha avuto una partenza falsa e si è messa anche la sosta della nazionale a togliere a de Boer la possibilità di allenare e integrarsi con la sua squadra. Solo da venerdì questa settimana si è allenati al completo e il tecnico olandese deve far affidamento a due pilastri della squadra: Ivan Perisic e Mauro Icardi.
Al capitano chiede ovviamente i gol. Maurito con il Pescara ha già timbrato il cartellino ben 4 volte, e tutte in una partita, a gennaio del 2013 quando la sua Sampdoria ammutolì la squadra allora di Bergodi. Al momento de Boer non ha bisogno di esagerazioni del genere, ma basterebbe che la sua punta di diamante segnasse con regolarità. Magari proprio a partire da oggi, in trasferta dove l’Inter non vince da 11 turni, dal 9 aprile contro il Frosinone dove fu proprio l’argentino a mettere la firma per i 3 punti.
Poi c’è Ivan il terribile. L’esterno che in settimana ha suonato la carica. “Money doesn’t play” ha detto Perisic. E ha ragione, i soldi non scendono in campo e spendere di più non dà nessuna garanzia di vittoria. Lui intanto ha cominciato più o meno con le stesse statistiche dello scorso anno: in due partite 3 tiri, un dribbling ma due volte un tiro nello specchio (l’anno scorso era a 0). Benino ma può fare di più, soprattutto considerato il cambio di marcia della seconda parte di stagione passata. Perisic ha già un peso specifico nello spogliatoio, è già un leader e lo è volentieri. Si carica della responsabilità e vediamo se anche sul campo dimostrerà di esserne capace.
This post was last modified on 11 Settembre 2016 - 08:57