L’ultimo ricordo europeo in casa Inter si chiama Wolfsburg e Juan Pablo Carrizo. Con l’argentino tra i pali i nerazzurri furono sconfitti dai tedeschi guidati da De Bruyne e dalle disattenzioni dell’estremo difensore in Germania e al ritorno del Meazza.
La Gazzetta dello Sport scrive che de Boer vuole invertire la regola del turnover tra i pali, gioca Samir Handanovic che al momento è la sicurezza maggiore tra i nerazzurri e il portiere sloveno si ritrova così ad essere il primatista di presenza nelle coppe, con 30 partite giocate, una in più di Banega nonostante due trionfi col Siviglia, Candreva a quota 28 e Perisic con 23 gare europee.
Handanovic spesso è l’ago della bilancia nell’umore nerazzurro: irascibile nelle prime due gare, quasi disteso col Pescara quando ancora una volta ha tolto le castagne dal fuoco, spiegando con i fatti che per lui la competizione minore europea è stretta e che vorrebbe finalmente misurarsi nella Champions.
Nella fase a gironi 2014/15 Handanovic fu presente solo in due occasioni contro il Dnipro (due vittorie e un solo gol subito), mentre nel 2012/13 furono 8 i gettoni di presenza su 10 partite, culminate con la rimonta quasi storica contro il Tottenham in una competizione iniziata contro il Rubin Kazan e un rigore parato contro Bibras Natcho, giocatore israeliano come l’Hapoel Be’er Sheva.