Torna anche questa settimana “Parola all’Avversario”, la consolidata rubrica di Spazio Inter nella quale viene intervistato un collega che segue il prossimo avversario dei nerazzurri. Domenica, alle ore 18, c’è il derby d’Italia, Inter-Juventus. Per l’occasione, abbiamo intervistato Rocco Crea, caporedattore di SpazioJ, che ringraziamo per la disponibilità concessaci.
Siamo giunti al 230esimo confronto ufficiale tra queste due big del panorama calcistico italiano e non solo: ha un sapore diverso rispetto ai confronti più recenti oppure il tifoso vive l’attesa come se fosse una partita qualunque?
“Inter-Juventus non potrà mai essere considerata una partita qualunque. È il derby d’Italia innanzitutto, e un’etichetta già basta a identificarla come big match. Anche in questi ultimi anni in cui i nerazzurri non vivono momenti felici. Rispetto ai confronti recenti cambia poco sostanzialmente: c’è ancora una Juve favorita e anzi, in questo momento l’Inter appare ancora alla ricerca di un gioco, de Boer deve accelerare i tempi se non vorrà terminare anzitempo la sua avventura italiana”.
Pjanic in panchina contro il Siviglia: Allegri l’ha preservato per l’Inter oppure non ha una considerazione del bosniaco a tal punto da non ritenerlo imprescindibile?
“Allegri ha una grandissima considerazione di Pjanic. Le sue parole prima del suo arrivo furono chiare del resto, quando definì il bosniaco come uno dei pochi in grado di alzare l’asticella della qualità nel centrocampo bianconero. Inoltre, contro il Siviglia abbiamo visto quanto, specie con l’assenza di Marchisio, disporre di un uomo di qualità in mezzo al campo sia fondamentale. I soli muscoli non bastano se il gioco sulle fasce non decolla. Contro l’Inter ci sarà”.
Credi che il pareggio nella prima in Champions contro gli andalusi faccia bene ai bianconeri a livello mentale in vista di San Siro?
“Darà più rabbia e voglia di vincere, senza dubbio. Anche se la gara di Champions in questo momento assume più valore rispetto alla trasferta di San Siro. Il campionato è molto più lungo infatti, e che si vinca o si perda adesso non vuol dire nulla in termini di chances scudetto. È la stessa rimonta della Juve di appena un anno fa che ce lo ricorda”.
Tatticamente parlando, Allegri come disporrà i suoi sul prato del Meazza? Su chi punterà dal 1’?
“3-5-2, il modulo é ancora lo stesso. In difesa potrebbe esserci spazio dal primo minuto per Benatia al posto di Chiellini. Mentre sulle fasce sembra probabile il ritorno di Lichtsteiner insieme ad Alex Sandro. In mezzo potrebbe godere di un turno di riposo Khedira, sempre presente sino alla gara contro gli andalusi, mentre in attacco a fare coppia con Dybala quasi sicuramente ci sarà Mandzukic, con Higuain pronto a fare staffetta a gara in corso. Per il resto soliti nomi, con Lemina favorito su Asamoah al fianco di Pjanic”.
Parentesi mercato: Juve ed Inter si sono comportate egregiamente, rivoluzionando in maniera differente le proprie rose. Una tua valutazione sul lavoro svolto su entrambi i fronti. E l’assenza di Pogba si farà sentire lungo l’arco della stagione?
“Si, l’assenza di Pogba a lungo andare potrebbe farsi sentire. Un giocatore come lui non c’è ad oggi, e quindi anche se fosse arrivato qualcuno a sostituirlo non sarebbe comunque stato all’altezza del francese. Ad esempio Witsel che sarebbe il colpo mancato, e che a me onestamente non fa impazzire. Chiaro che poi il giocatore lo si deve valutare nel complesso della rosa e del gioco, sperando non si ambienti troppo tardi. Anche l’Inter ha fatto un buon mercato secondo me, e a centrocampo dispone di tantissima qualità, potendo permettersi un lusso come Brozovic in panchina che io avrei provato a prendere con più insistenza. Molto meglio il croato che Witsel. Ad ogni modo la campagna acquisti a mio parere è stata rovinata dall’arrivo di de Boer, che non credo stia capendo qualcosa di come fare giocare la squadra in questo momento”.
Chi temi possa fare la differenza nell’Inter o, perlomeno, creare i maggiori pericoli alla retroguardia bianconera?
“Sempre lui, Icardi. Io lo avrei preferito addirittura a Higuain, e non solo per una questione anagrafica (che comunque a fronte di un investimento importante credo conti parecchio). Mauro sotto porta è letale come pochi, ed è uno di quegli attaccanti che la mezza occasione sa come farla fruttare appieno. Sarebbe stato perfetto con Dybala: la coppia d’attacco albiceleste del futuro”.
Infine, un tuo pronostico sul risultato finale…
“Vincerà la Juventus, ma senza risultati larghi. Credo 1-2″.
This post was last modified on 16 Settembre 2016 - 17:32