Alle ore 15 l’allenatore dei nerazzurri Frank De Boer ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell’importante match di San Siro contro la Juventus di domani alle ore 18. SpazioInter.it vi ha proposto la diretta testuale delle parole del tecnico olandese dal Centro Sportivo Angelo Moratti di Appiano Gentile.
Quaranta giorni di lavoro in nerazzurro con alcune difficoltà: Ausilio ieri ha smentito il fatto che lei sia a rischio. Come si sente per la partita di domani? Si aspettava questo inizio?
“Quando si allena un club l’Inter è normale che ci sia tanta attesa. Servono delle settimane per migliorare e lavorando duro ci riusciremo. Sapevo che ci sarebbe stata pressione ma non è un problema perché tutti sappiamo che stiamo facendo il massimo: sono convinto che riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi. Si tratta di un progetto lungo che porteremo a termine per i nostri tifosi”.
La sfida con la Juventus arriva nel momento sbagliato?
“Dobbiamo accettare le scelte del calendario. La Juventus è una grande squadra che rispettiamo ma di cui non abbiamo paura. Tutto deve essere fatto per il verso giusto per ottenere un buon risultato ma ad esempio già l’anno scorso questa squadra ha dimostrato di poterla battere (3-0 in Coppa Italia, ndr)”.
Perché il tifoso interista dovrebbe essere ottimista in questo momento?
“I tifosi devono sempre credere in noi e sostenerci, soprattutto nei momenti di difficoltà in cui emerge ancora di più l’importanza del loro supporto per tirar fuori qualcosa in più”.
Si aspettava che in Italia ci fossero tanti processi dopo sole quattro partite?
“Normale che in una nuova avventura ci sono delle aspettative. Ci sono delle cose da migliorare e serve sicuramente tempo per mettere in campo una certa idea di gioco, ovvio che servano i risultati ma io sono convinto che arriveranno”.
Visto il momento non sarebbe più opportuno dare delle certezze a questo gruppo per esempio giocando alla maniera degli ultimi mesi?
“A volte non si possono prendere rischi eccessivi e occorre trovare il giusto equilibrio per fare in modo che tutti i giocatori restino in forma nell’arco della stagione. Naturalmente serve sempre avere un gruppo solido di base ma a volte è inevitabile dover fare delle rotazioni”.
Quanta importanza dà allo studio dell’avversario anche in termini pratici?
“Noi rispettiamo sempre i nostri avversari e cerchiamo di studiarli sempre nei dettagli per farci trovare pronti. L’abbiamo fatto anche giovedì contro l’Hapoel e lo faremo anche per la sfida di domani. Ovvio che poi il campo metta in risalto dinamiche a volte imprevedibili”.
In Italia una partita come Inter-Juventus è diversa dalle altre. Che approccio si aspetta domani vista l’atmosfera caldissima?
“Ovviamente questa è una partita speciale per tutti e lo sarà anche per me. Domani ci sarà una grande atmosfera in uno stadio pieno e spero di sentire l’appoggio di tutti i tifosi. Per tutti i giocatori sarà una sfida diversa dalle altre e sono convinto che daremo il massimo ma così come dovremo dare il massimo contro avversari come Empoli e Bologna. Dobbiamo dare il 100% sempre e non solo in partite di questo tipo visto che i campionati si vincono con tutte le partite e non solo nei big match”.
Pensa che questo sia uno dei momenti più importanti della sua carriera? E come pensa di evitare un atteggiamento passivo come quello di giovedì?
“Per quanto riguarda la prima domanda, penso che ho già passato momenti difficili nella mia carriera come accaduto anche all’Ajax. Io penso sempre di dare il massimo in ogni frangente ed è normale che nei grandi club ci sia più tensione e ci si aspetta sempre i risultati. Sull’approccio di giovedì penso che sia stato solo un episodio negativo mentre domani sicuramente tutti daranno di più anche se per me la motivazione deve esserci sempre. Per esempio il mio amico Giovanni van Bronckorst (allenatore del Feyenoord) l’hanno scorso ha perso le prime 7-8 partite: chiaro, io non voglio perderle tutte (ride, ndr) e alcuni dirigenti volevano allontanarlo. Nel giro di pochi mesi ha ottenuto grandi risultati mostrando il suo valore”.
Qual è l’errore che la squadra non deve fare?
“Penso contro il Pescara abbiamo perso palloni molti insidiosi in zone importanti del campo. Anche il Siviglia mercoledì ha commesso più volte questo errore contro la Juventus e noi non possiamo commettere questi errori contro una squadra forte come loro”.
Perché nelle prime quattro partite siete sempre andati in svantaggio?
“In tutte le partite giocate fin qui abbiamo avuto occasione di segnare per primi. Penso sia stata una casualità e non una questione mentale, dobbiamo più che altro migliorare nelle reazioni dopo i gol subiti. Contro la Juventus non basta il cuore ma serve anche testa e non possiamo permettercelo”.
Avete sbandato spesso contro avversari a voi inferiori. Pensa che sia una questione di mentalità?
“Abbiamo analizzato dopo la partita di giovedì e abbiamo capito di dover credere di più in noi stessi. Contro l’Hapoel abbiamo giocato bene fino al momento del gol e dopo abbiamo perso la testa: non possiamo perdere il controllo alla prima difficoltà. Dobbiamo giocare sempre alla nostra maniera anche nella difficoltà. Io posso intervenire con dei cambi tattici ma ripeto, serve testa”.
Quali sono le condizioni di Perisic e Ansaldi?
“Ansaldi non ci sarà, Perisic verrà convocato”.
Dopo 35 giorni, a che percentuale di forma vede la sua squadra?
“Penso che tutti abbiano ora i 90 minuti nelle gambe, non ci sono più alibi a livello fisico anche se alcuni hanno giocato con le loro nazionali. Penso che tutti sono molto vicini alla forma migliore”.
Ha dei dubbi sulla formazione di domani?
“Ho delle idee chiare per domani e potrò testarle nell’allenamento pomeridiano”.
Come pensa di gestire Gabigol visto il suo imminente arrivo?
“Sicuramente potrà fin da subito entrare nel vivo dell’ambiente per essere subito a nostra disposizione. Abbiamo tutti voglia di vederlo all’opera per dimostrare il suo valore. Dobbiamo valutare la sua condizione ma sono certo che sia in forma”.
This post was last modified on 17 Settembre 2016 - 15:55