L’ALBA DEL GIORNO DOPO – Empoli-Inter, siete saliti tutti sul carro di Joao Mario?

Incredibile ma vero: contro l’Empoli l’Inter è riuscita a vincere, mettendo in cassaforte il risultato già nel primo tempo e controllando il match nella ripresa. Sembra passato un secolo, ma dalla sconcertante sconfitta contro l’Hapoel Beer Sheva è passata solo una settimana.

EL SEGNA SEMPER LU – Esattamente come successo in tutte le precedenti vittorie, anche il successo contro la squadra di Martusciello porta la firma di Mauro Icardi, autore di una splendida doppietta che lo fa salire in testa alla classifica dei capocannonieri a quota 6 reti. Due in più di quell’Higuain super celebrato su tutte le prime pagine dei quotidiani in edicola quest’oggi, giusto per dire. Ma non è finita qui: il capitano nerazzurro è entrato praticamente in tutte le azioni dei gol messi a segno finora in questa stagione, considerato anche l’assist fornito a Perisic nella sfida contro la Juve che tanto ci ha fatto godere e ci sta facendo godere tutt’ora. Sono ormai lontanissimi i tempi dei capricci dell’argentino e della moglie/manager, che in estate richiedevano un ritocco dell’ingaggio che sta dimostrando di meritarsi a suon di gol, assist e prestazioni da capogiro. Bravo Maurito, però ora che il contratto è stato firmato vedi di continuare a giocare in questo modo.

QUEL CATTIVONE DI KIA – Ma la vittoria di Empoli porta l firma anche di quel Joao Mario tanto voluto da Suning per tutta l’estate e che sta dimostrando con i fatti di valere quella cifra sborsata per il suo acquisto. E pensare che c’era qualcuno tra gli addetti ai lavori che osteggiava l’acquisto del Campione d’Europa (giusto per non dimenticarselo) soprattutto per il prezzo e per il fatto di essere un assistito di Kia Jaarobchian. Sì, quel cattivone di Kia che ci ha portato un signor centrocampista di cui l’Inter necessitava, ma che pensava solamente a se stesso e alle proprie commissioni che avrebbe ricevuto una volta conclusa la trattativa. Perchè ovviamente tutti gli altri agenti lavorano gratis senza ricevere nulla in cambio. Certo. Tornando a Joao Mario: poco da fare, anche senza Banega è lui a prendere per mano il centrocampo nerazzurro con il suo ordine, la sua tranquillità, tanto da far sembrare che giochi con l’Inter da una vita e non solo da qualche settimana. Avanti dai, salite sul carro di Joao Mario che c’è posto per tutti!

kondogbia-empoliKONDO, NOTA STONATA – Ma non è oro tutto ciò che luccica. Se vogliamo trovare una nota meno positiva del successo contro i toscani, questa porta il nome di Geoffrey Kondogbia. Con la squalifica di Banega, il buon Frank de Boer ha voluto dare una chance al francese, pagato non più tardi di un anno fa 31 milioni. Un investimento da portare avanti, da non buttare via. Ma dopo un anno e mezza dal suo arrivo in Italia si può tranquillamente affermare che è giunto il momento che faccia qualcosa in più per giustificare la cifra spesa per lui. Per carità, ha fatto una partita onesta, senza particolari sbavature soprattutto nel primo tempo per poi calare invece nei secondi 45 minuti di gioco. Ma da uno pagato 31 milioni ci si aspetta di più, non solo il semplice compitino. La sensazione è che Kondo abbia sprecato una buona occasione per mostrare tutto il suo valore e la sua faccia al momento del cambio fa presupporre che se ne sia accorto anche lui.

BROZO, CHE VOGLIAMO FARE? – Ad assistere al match del Castellani in tribuna c’era un po’ a sorpresa anche Marcelo Brozovic, non convocato per la seconda partita consecutiva dopo la gara con la Juve. Piccoli segnali di distensione dopo la burrasca dei giorni scorsi, con il pugno duro, più che giusto, della società nei confronti del croato. Ora però è arrivato il momento per il centrocampista di cominciare a pensare cosa vuole fare da grande. Continuare ad impegnarsi poco sia in allenamento che in partita nel tentativo di farsi cedere oppure cominciare a sudare per la maglia almeno per provare a riguadagnarsi la fiducia di compagni, allenatore e dirigenza? A te la scelta Brozo, ma un consiglio te lo voglio dare: fossi in te ci penserei due volte prima di battere i pugni per andare via. Perchè, come ha detto Milito (non propriamente l’ultimo arrivato), non sai cosa ti perdi…

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