L’ALBA DEL GIORNO DOPO – Inter-Bologna, l’esordio di Gabigol e quel senso di amaro in bocca

Inter-Bologna, quello che poteva essere e non è stato. Poteva essere l’occasione di infilare la quarta vittoria consecutiva in campionato, un filotto non male visto che nelle ultime stagioni è successa in rarissime circostanze; poteva essere la giornata in cui si staccava di tre punti la Roma prima dello scontro diretto all’Olimpico e soprattutto poteva essere l’ulteriore conferma alla prova del nove superata nell’infrasettimanale contro l’Empoli. E invece no.

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AAA CERCASI VITTORIE CON LE PICCOLE I nerazzurri continuano a faticare contro le piccole soprattutto al Meazza: un altro 1-1 dopo quello con il Palermo anche se bisogna ammettere che osservando la classifica (sempre relativa a inizio stagione), il Bologna è pur sempre nel gruppo delle squadra al quarto posto con 10 punti sebbene quello di ieri sia stato il primo punto conquistato in trasferta. L’atteggiamento dei ragazzi di De Boer non è stato sbagliato però ci sono partite in cui la vittoria va conquistata a prescindere e quella di ieri era una di quelle.

BOCCIATURA KONDO Se spesso le sostituzioni all’intervallo vengono viste come delle bocciature da parte del tecnico, ovvio che un cambio al 27′ suoni ancor di più come un campanello d’allarme, soprattutto visto che l’ingresso di Gnoukouri ha dato la svolta alla partita. Geoffrey Kondogbia continua a pagare una mancanza di carattere, un peso specifico ancora forte di quei 31 milioni più bonus con cui l’Inter l’ha acquistato ormai più di un anno fa e soprattutto la difficoltà nel mettere in pratica le direttive di De Boer che a fine partita ha confermato il motivo del cambio: “Kondo non stava facendo quello che gli chiedevo e quando un giocatore non ascolta non può restare in campo”. Gli applausi d’affetto del pubblico di San Siro al momento dell’uscita sono un segnale forte di vicinanza e sostegno per un momento difficile ma adesso tocca al francese caricarsi sulle spalle la propria voglia di riscatto e lavorare per tornare a dimostrare il suo valore.

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L’ESORDIO DI GABI Un momento di fibrillazione come quello al momento dell’ingresso di Gabriel Barbosa non si vedeva da molto. Il brasiliano è entrato in contesto non semplice perché l’Inter era alla ricerca del gol e spesso sbilanciata, relegandolo a un ruolo forse troppo marginale nel 4-2-4 finale per il forcing agli emiliani. L’ex Santos dimostra subito carattere e voglia nell’incitare il pubblico nerazzurro e nell’incaricarsi della battuta dei corner sul versante sinistro. Tanta voglia ma pochi spunti nei quindici minuti giocati ma il tempo è tutto dalla sua parte e sicuramente non mancheranno occasioni imminenti per guadagnarsi la ribalta nella sua nuova casa.

ADESSO EUROPA E ROMA I prossimi due impegni possono rappresentare un primo crocevia della stagione: in Europa l’Inter non può più sbagliare dopo la disfatta d’esordio contro l’Hapoel Be’er Sheva. In casa dello Sparta Praga servirà una vittoria per guadagnare fiducia sul fronte europeo e rimettere in sesto un girone che potrebbe farsi troppo in salita senza un successo in Repubblica Ceca. E nel prossimo turno di campionato si andrà all’Olimpico contro una diretta avversaria per la corsa alle prime posizioni: quella Roma che lo scorso anno si è aggiudicata il terzo posto ma che andrà affrontata con la stessa cattiveria vista contro la Juventus per dare un altro, forte segnale al campionato. De Boer, la strada è quella giusta ma adesso va imboccata in maniera convinta.

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