Non si sono mai amati e non se le mandano a dire. Due anni fa in occasione della “Partita della Pace” voluta da Papa Francesco, un signore di 53 anni usciva dal campo scuro in volto, le sue parole all’inizio furono prese come battuta per la differenza d’età: “Quello lì in campo con me non lo voglio“, ma poi col passare dei secondi l’affondo finale: “E’ un traditore e come tale deve esser trattato“. Amen.
Dal Vangelo secondo Diego Armando Maradona.
I soggetti in questione sono da un lato il calciatore argentino più forte della storia del calcio, dall’altra Mauro Icardi, talento e capitano dell’Inter ma anche marito di Wanda Nara, ex compagna di Maxi Lopez, amico del Pibe de Oro.
L’acredine spunta fuori in tutta la sua violenza nella partita in cui i due si affrontano e Icardi va in gol: “Ai miei tempi lo avremmo picchiato nello spogliatoio. Dopo quello che è successo sto con Maxi. Non si fa così, dargli da mangiare, farlo entrare a casa tua e poi succede quello che è accaduto. Quelli che non hanno codici per me sono morti“, così sentenzio Diego nel 2014, poi altra stoccata: “La prossima volta facciano giocare lui e non Maradona“.
Ma, come riporta La Gazzetta dello Sport, non è finita lì, appena atterrato per la Partita della Pace 2016 Maradona si ripresenta nei suoi dribbling imprendibili, dai 100 miliardi offerti da Agnelli alla corte rossonera, grandi sorrisi e poi il volto scuro: “Dei traditori non parlo, se io sono qui alla Partita della Pace, lui con questa partita e con i bambini non c’entra niente“.
Maradona-Icardi 1-0.
Si ritorna alle parole di un possibile linciaggio se il fatto tra Maxi e Icardi fosse avvenuto ai tempi di Maradona e il Pibe non si trattiene, poi si scaglia contro Equitalia: “Speriamo paghino il biglietto e vengano allo stadio“, dimenticando per un attimo che senza guardie del corpo e con Icardi di fronte di pace non se ne sarebbe vista neanche l’ombra, scordando poi il contesto della partita e gli inviti del Pontefice ad arricchire la propria vita con lo sport.