La vittoria ottenuta ieri ai danni del Southampton tiene l’Inter a galla nella sua avventura europea che fin qui aveva riservato solo batoste alla truppa di De Boer. Il gol di Candreva, arrivato al 66′ e decisivo per l’1-0 finale, è stato però l’unico vero lampo in una partita in cui a larghi tratti il gioco dei nerazzurri ha latitato, a dir poco.
ROSA CORTA Certo, la rosa a disposizione del tecnico olandese per il girone di Europa League è più ristretta di quella per il campionato anche se i vari Kondogbia e Jovetic hanno tutt’altro che illuminato in questo inizio di stagione e Gabigol resta ancora tutto da scoprire. La vera pedina fondamentale che fa pesare la sua assenza nelle partite del torneo continentale è Joao Mario: il portoghese ha dimostrato fin qui di essere il vero ago della bilancia per questa Inter. A questo va aggiunto il misero tentativo da parte dell’ex allenatore dell’Ajax di fare turnover per dare riposo ai titolari: le due impietose prove di Melo, Ranocchia & co nei primi turni hanno fatto tramontare questa idea…
PRIMO TEMPO DA DIMENTICARE La prima frazione di ieri è stata forse la peggiore vista fin qui in stagione (e già il confronto è fatto con altre partite non proprio ben giocate): centrocampo bloccato e senza idea, attacco statico e incapace di concludere e soprattutto difesa che sembrava regalare occasioni ai Saints in ogni loro incursione offensiva, specialmente con un ispirato Tadic. Se il primo tempo fosse terminato con il vantaggio degli inglesi nessuno avrebbe avuto da recriminare: troppo poco un tiro (seppur insidioso) di Eder dalla distanza.
RIPRESA IN CRESCITA Fare peggio del primo tempo era praticamente impossibile quindi nella ripresa si son visti subito dei miglioramenti con un giro palla leggermente più rapido e soprattutto con maggiore cattiveria in pressing e nell’attaccare. Il Southampton è calato a livello fisico e da quel momento qualche spunto di Brozovic e Gnoukouri e qualche accelerazione di Eder hanno messo in difficoltà la squadra di Puel. La rete di Candreva resta una perla ma anche l’unica vera palla gol costruita dall’Inter.
FINALE SOFFERTO Senza venir meno alla propria natura autolesionista, l’Inter resta in dieci nel quarto d’ora finale per l’ingenua doppia ammonizione di Brozovic che pone le basi per il forcing degli ospiti fino al 95′. Ben tre-quattro occasioni nitide per i biancorossi con Handanovic a metterci le pezze soprattutto su Van Dijk e Austin. L’Inter ha palesato ancora una volta grande sofferenza sulle palle inattive e ha stretto i denti con i suoi riferimenti offensivi (Eder e Icardi) per far scorrere il cronometro e resistere agli ultimi assalti avversari. Vittoria e tre punti, il cammino europeo può continuare.
This post was last modified on 21 Ottobre 2016 - 13:43