3 punti, una vittoria in casa e soprattutto la teorica riapertura di un possibile passaggio nel girone di Europa League.
Quel che è avvenuto giovedì corto il Southampton è sicuramente una boccata d’ossigeno per de Boer e per tutto l’ambiente nerazzurro, ma di certo non ha cambiato le cose. Anzi.
Come giustamente mette in evidenza la Gazzetta dello Sport i 90′ con gli inglesi hanno aumentato fastidi e preoccupazioni.
La decrescita infelice continua ed in società iniziano a preoccuparsi e guardarsi intorno.
Un moto d’orgoglio con la Juventus, una discreta partita con l’Empoli, poi il disastro. Roma, Chievo, Cagliari e tutti quelli che hanno incontrato i nerazzurri, ne hanno mostrato limiti e difetti.

E va bene che fino ad oggi c’era l’alibi del tempo, de Boer è arrivato il 9 agosto con una squadra non sua.
Ed il calendario non fa sconti, l’Atalanta di Gasperini a Bergamo, il Torino in forma smagliante, un salto da Gianpaolo a Genova, il ritorno con il Southampton ed il Crotone. Poi finalmente la sosta. Ma ogni partita è un ostacolo per il mister olandese e la sua posizione sarà in bilico fino al Crotone.
Ma dovesse andarsene mister de Boer chi arriverebbe?
Detto che tutti smentiscono che si sia parlato con altri tecnici, è normale che una squadra come l’Inter si guardi intorno.