In questi primi mesi (e forse ultimi) tutto si può dire di De Boer ma non che sia stato fortunato. Nel calcio, come nella vita, il fato occupa un ruolo fondamentale e le 4 sconfitte nelle ultime 5 partite di campionato raffigurano bene la situazione.
Infatti, l’Inter ha perso per errori (gravi) commessi da propri giocatori, non a causa di pessime prestazioni in cui non si è visto né gioco né voglia. Ieri sera i nerazzurri hanno preso una traversa con Brozovic, e sull’azione seguente Quagliarella ha siglato il gol del vantaggio. Al 92esimo poi, Palacio ha colpito un’altra traversa, con il pallone che ha rimbalzato sulla riga prima di uscire.
Contro la Roma invece, il gol decisivo è scaturito da due deviazioni che hanno spiazzato Handanovic (con punizione gentilmente regalata da Jovetic nel momento migliore dei nerazzurri). Al Meazza la disfatta subita dal Cagliari è arrivata per un autentico autogol del portiere sloveno (il cross di Melchiorri non era nemmeno diretto nello specchio). A Bergamo invece, la sconfitta è arrivata nei minuti finali a causa di un macroscopico errore di Santon.
Nonostante la sfortuna, che c’è, non si può però constatare che i risultati sono pessimi e i numeri impietosi. La squadra è sbilanciatissima in avanti, ma non trasforma e realizza le occasioni create. La difesa subisce sempre gol e l’attacco non ne fa. Difficilissimo vedere queste statistiche in una squadra che gioca in questo modo. I risultati e la posizione in classifica poi, sono sotto gli occhi di tutti.