Leonardo, negli studi di SkySport 24, analizza la situazione dell’Inter, affermando inoltre di non essere idoneo ad allenare i nerazzurri: “Due cessioni negli ultimi tre anni, cambiamento anche sentimentale con Moratti che non c’è più e i cinesi che devono conoscere la situazione. Loro non si erano ben preparati e neanche Italia si era preparata a riceverli. Oggi c’è un momento incomprensibile, difficile capire cosa succederà o sta succedendo. Se devo dare un consiglio: calma. E’ stato cambiato Mancini, poi de Boer, ora c’è Vecchi. Io non so, prima di scegliere un allenatore si deve rivedere tutto. Quello che succede, cosa si può fare, chi sono i riferimenti. Io temporeggerei, terrei Vecchi e farei con calma, sennò il nuovo allenatore avrà la stessa situazione dei predecessori“.
Lui possibile allenatore? Risponde così: “Il mio nome? E’ uscito e mi fa piacere, ma penso che sia uscito più per il passato che per il presente, per il risultato passato. Rimane un rapporto di rispetto e riconoscenza. Non è Moratti che spinge, ad ogni modo non credo di essere il profilo ideale. Ho fatto allenatore con elementi manageriali e manager con conoscenze tecniche: l’Inter si deve riorganizzare, prima devono organizzarsi, io sono un profilo diverso. Anche per ciò che succede ora, non mi vedo lì. Quella squadra in cui c’ero io era fatta, il rapporto fu eccellente però dovevo solo far ritrovare autostima e ripartire. Una scelta deve essere condivisa e sentita. Oggi penso che non esista questa condivisione, perciò non mi vedo all’Inter“.
Infine: “Le nuove società di calcio da prendere come esempio sono quelle inglesi, con un board dove non appare nessuno. In Italia questo è difficile. Posso consigliare alla società di identificare le persone che conoscono la situazione qui e di sceglierle. C’è bisogno di una sola persona che sa tutto. Se a me piacerebbe? L’ho fatto al PSG, è un ruolo di fiducia, bisogna conoscersi. Se non c’è questo è impossibile, quindi ora no“.