Ancora pochi giorni e si deciderà chi sarà il nuovo tecnico dell’Inter dopo che Stefano Vecchi guiderà la squadra nella delicata sfida in Europa League contro il Southampton e nella gara interna contro il Crotone nel weekend. Due partite che molto probabilmente non porteranno alla conferma in prima squadra del tecnico della Primavera nerazzurra che tornerà a coordinare i ragazzi del vivaio al termine di questa settimana.
Tra i nomi che circolano nell’ambiente interista c’è anche quello di Vitor Pereira, ex allenatore del Fenerbahce fino all’11 agosto 2016, dopo aver perso i preliminari per il passaggio ai playoff di Champions League contro il Monaco.
Tecnico giovane, 48 anni, inizia la sua carriera da tecnico nel 2002 nelle giovanili del Porto con il quale starà per un biennio. La prima avventura agli ordini della prima squadra avviene nel 2004 con la maglia della Sanjoanense per poi passare all’Espinho tra il 2005 ed il 2007. Ma il suo percorso rimane molto legato al Porto. Ritorna alla guida delle giovanili per poi passare ad assistente di Villas Boas in prima squadra nel 2010.
Al termine della stagione Villas Boas si accasa al Chelsea e Vitor Pereira è promosso come primo tecnico del Porto: rimarrà alla guida dei ‘dragoni’ per due stagioni con un calcio effervescente ed innovativo nel suo complesso e basato su un 4-1-2-3 che poi in fase di possesso palla diventa un netto 4-3-3, con gli esterni d’attacco larghi pronti all’uno contro uno e con i terzini e i metodici inserimenti degli interni di centrocampo a supporto della punta centrale.
Uno schema non nuovo a questa Inter che con l’uscente de Boer aveva iniziato un ciclo di gare sotto lo stesso profilo tattico. mantenendo i vari Eder, Perisic, Candreva molto larghi e con Icardi a svariare al centro del reparto d’attacco.