E’ arrivato, è ufficiale, oggi presenzierà il primo allenamento, domani verrà presentato con tutti gli onori e lui non vede l’ora di iniziare quest’avventura.
La Gazzetta dello Sport ne offre un quadro dettagliato.
Innanzitutto l’obiettivo non è dei più facili. Come minimo deve arrivare l’Europa, ma se non fosse quella dei “grandi”, sarebbe un fallimento e l’impresa è davvero ardua.
Ciò che il mister si troverà davanti, sarà da modificare velocemente e radicalmente.
Il primo intervento dovrà riguardare la condizione fisica/atletica. Un’estate difficile, una tournée americana studiata male, l’addio di Mancini, l’arrivo di de Boer con i suoi metodi diversi ed innovativi, il risultato è un mezzo disastro con la squadra che non regge per più di un’ora di gioco. Il lavoro di Pioli dovrà essere immediato e radicale.
Di pari passo c’è l’aspetto psicologico. La squadra ha poco mordente, si abbatte con un nonnulla e le parole del capitano chiariscono la situazione “Ogni volta che subiamo gol, viene già il mondo”. Sono necessarie normalità, serenità e presa di coscienza.
Passando al campo, c’è da dare equilibro a questa squadra. In 16 gare ufficiali solo 3 volte San Handanovic è uscito indenne dopo i 90′. Bisogna riportare la difesa al centro dell’attenzione, dando distanza tra i reparti e movimenti corretti.
Last but not the least, ultimo ma non meno importante, il mister dovrà superare l’Icardi dipendenza che affligge i nerazzurri. Più giocatori dovranno partecipare alla manovra e soprattutto farsi trovare sotto porta.
This post was last modified on 9 Novembre 2016 - 09:45 09:45