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Leonardo a ruota libera: “Moratti non rientrerà, Pioli mi piace molto”

Nei giorni caldi per l’assegnazione della panchina nerazzurra, aveva fatto capolino, come di consueto, anche la presunta candidatura di Leonardo, ex tecnico interista che ha lasciato un piacevole ricordo in tutto il mondo Inter per competenza, serietà e qualità di gioco espressa. Il brasiliano, però, non ha mai dato seguito alle voci che lo volevano di ritorno ad Appiano, tenendo di fatto fede alle sue parole.

In un’intervista rilasciata a La Stampa, il commentatore tv ha parlato di tutto ciò che sta accadendo ora in società, dall‘avvento di Suning, alla scelta di Pioli, fino al ‘caso’ Gabigol. Dice: “Un progetto di tale portata non parte da un allenatore. E’ fondamentale che Suning abbia preso possesso dell’Inter: se sei padrone dell’Inter non puoi non averne una cura profonda, quotidiana e strutturata. L’Inter ha nel suo Dna la gloria, non bastano i soldi, ci vogliono sentimenti e un’organizzazione di altissimo livello. Da quando è andato via Moratti l’Inter ha perso il punto di riferimento, e a parer mio non farà ritorno: non ho mai visto nessuno soffrire così tanto per l’Inter. Se non sai chi decide, chi comanda, è normale che la macchina s’inceppi. Thohir non ha fatto in tempo ad arrivare che già si parlava di una nuova cessione. Questa situazione ha creato instabilità. L’addio di Bolingbroke? Serve un architetto che sappia bilanciare la parte sportiva con quella amministrativa. I cinesi fanno bene a mettere i loro uomini di fiducia, sono loro che danno sostenibilità, autorità e credibilità alla società. Zanetti, Gardini e Ausilio devono in ogni caso sentirsi parte fondante di questa società“.

Il ‘casting’ per la panchina è un’ulteriore anomalia del sistema. In una struttura entri o per capacità o perché ci sono dei buchi. Se sei organizzato non hai bisogno di affidarti ad altri. Non è una novità, piuttosto è stata strana la modalità, si poteva evitare di tenere Marcelino in albergo mentre si cenava con Zola. Ora come ora non si può sentenziare con sicurezza che Pioli sia la migliore delle scelte, se non hai un disegno societario come fai a sapere se sei adatto? La scelta è arrivata in corsa dopo un inizio di stagione molto travagliato. A me comunque Pioli piace molto, è equilibrato, ha sempre parole misurate, sa far giocare bene la sua squadra e poi l’Inter ha degli uomini che si possono adattare al suo modulo. Ricominciare da capo è sbagliato: l’Inter dovrebbe imporre una filosofia che deve essere messa a disposizione di qualsiasi allenatore arrivi. Questa è la strada per una vera ristrutturazione. Gabigol? Rispecchia il momento dell’Inter, non puoi fare un investimento importante e poi dire che il ragazzo non è pronto per l’Italia“.

This post was last modified on 10 Novembre 2016 - 17:27

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redazione