Tra una settimana ci sarà il derby, che doveva essere in salsa cinese. La trattativa, sponda rossonera, non è però ancora andata in porto e bisognerà attendere il ritorno per vedere la Cina sul tetto di Milano. Domenica sarà, in ogni caso, l’esordio nel Derby della Madonnina di Suning, dal 28 giugno azionista di maggioranza. Secondo Tuttosport, il pieno possesso dell’Inter da parte dell’azienda di Nanchino sarà lento, ma inesorabile.
Il colosso di Jindong Zhang si è progressivamente avvicinato all’Inter, investendo molto per far capire a tutti la potenza economica ma lasciando allo stesso tempo la gestione nelle mani di chi già era a Milano, vale a dire Thohir, rimasto presidente nonostante la quota minoritaria. Le prime frizioni a luglio con Mancini, però, hanno infastidito i cinesi, che hanno deciso di essere più coinvolti in ciò che accade tra i nerazzurri.
L’esonero di de Boer, infatti, ha stravolto l’Inter, ponendo fine alla gestione diretta di Thohir, ora in secondo piano, e alla semplice consulenza di Moratti, che suggeriva Leonardo. Suning ha messo direttamente la faccia nel momento della scelta del nuovo allenatore. Il casting a cui hanno partecipato Marcelino, Zola e Pioli ha portato molta ironia, ma anche messo in mostra la voglia di scegliere direttamente il candidato, valutando diverse opzioni, per decidere sul prosieguo della stagione. Alla fine la dirigenza ha seguito il consiglio degli “italiani”, con Zanetti, Ausilio e Gardini, che ora hanno quindi più responsabilità. Allo stesso tempo, però, è stato mandato un segnale chiaro all’ambiente, inserendo numerosi manager nell’organigramma, dando il via ad un cambio di gestione iniziato l’estate scorsa: Michael Bolingbroke, braccio destro di Thohir, è stato allontanato, sostituito da Liu Jun, vice presidente di Suning, che resterà in pianta stabile per vivere maggiormente le vicende del club. Non a caso, ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione di Stefano Pioli e al suo primo impegno con il Chiasso in amichevole.
A fianco di Liu, inoltre, è sempre presente Steven Zhang, figlio di Jindong, anch’egli vicino alla squadra in queste due settimane (con la dirigenza in tribuna, l’Inter ha conquistato 10 punti in 4 partite). Steven non resterà a Milano, ma il futuro è dalla sua, e Suning ha deciso di prendersi ancora di più l’Inter. A giugno, data della chiusura del bilancio ’16-17, si deciderà sulla quota di Thohir, con cui Zhang collabora anche al di fuori dell’ambito calcistico. Ma intanto sono pronte nuove iniziative per prendere sempre più possesso del club nerazzurro: altri dirigenti vicini a Bolingbroke verranno sostituiti, ci saranno nuovi investimenti a gennaio, non senza i trasferimenti di alcuni giocatori, probabilmente allo Jiangsu, altro club di famiglia.