Sala: “Ho parlato con Suning e Milan, dovrebbero pensarci bene prima di perdere San Siro”

Intervenuto negli studi di Sky Sport 24, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha parlato a tutto tondo di Milan e Inter, in particolare sull’imminente derby di domenica prossima e della questione stadio, da tempo oggetto di questo triangolo tra le due società e il sindaco di Milano.

Riguardo gli impianti, il Sindaco ha detto: “Milano non si può permettere questa situazione. L’Italia è messa male, ma Milano ancora peggio. Servono fondi, collaborazioni con il Coni, coinvolgimento dei privati. Inevitabilmente, salta sempre fuori l’Olimpiade. Fino a settembre 2017 non ha senso parlarne, almeno fino a quando non decideranno la sede del 2024. Se la danno a Parigi è finita, perché due città dello stesso continente non vanno insieme. Con Los Angeles ci sarebbe una speranza. Milano-Torino-Genova è un’ipotesi, io credo nei grandi eventi come Expo. Non è accettabile questa situazione, bisogna fare qualcosa. Roma aveva abbastanza impianti, ma poi il sindaco ha creduto che Roma non potesse gestire un tale evento e ha preso questa decisione. Roma aveva la possibilità di candidarsi. Per Milano io non ci avrei pensato un secondo.”CONFERENZA STAMPA EXPO 2015 L'AGROALIMENTARE ITALIANO

Riguardo la questione stadio: “Sono negativo sull’idea di un nuovo stadio, non credo che le due squadre vogliano affrontare un simile investimento. San Siro è lo stadio dove le due squadre hanno alzato più trofei di ogni altro stadio nel mondo, è tra i primi 5 più famosi, prima di perderlo ci penserei bene. Va reso più moderno anche a livello commerciale. Io vado spesso a San Siro, cambia scenografia a seconda della squadra, ma non va bene. Ho parlato a lungo con Zhang, Thohir e con Galliani, credo ci sia consenso sul fatto di rimanere a San Siro. Certo, va sdoppiato: due ingressi, due spogliatoi e due sale stampa diverse. Si può fare, gli spazi ci sono, e sarebbe una spesa sicuramente minore rispetto alla costruzione di un nuovo stadio. Per le milanesi San Siro è bellissimo.” 

Sulle due proprietà cinesi: “La dirigenza dell’Inter investirà sicuramente anche nell’impiantistica. Suning viene spesso a Milano, sono appassionati di calcio, ma hanno anche altri interessi, è normale. Aspettiamo anche quelli del Milan, spero il closing arrivi il prima possibile. Sono amico di Moratti, per questo gli ho detto di ripensarci, ma lui mi ha detto che i tifosi sono abituati ad un passato glorioso, non basta vincere lo scudetto, bisogna essere competitivi anche in Europa, e per questo servano soldi per mettere in difficoltà i grandi investitori europei. Ai cinesi, invece, chiedo di avere progetti a lungo termine ed affidarsi ad un management italiano e capace. L’ad dei nerazzurri ora è cinese, credo però ci sia un percorso per dotare la società di un management italiano. Moratti per ora è solo un consulente senza un ruolo operativo, io mi riferisco ad un ad italiano con un progetto a lungo termine. Il calcio non è un mondo a parte rispetto alla vita della città: il museo a San Siro è bello, ha molti visitatori, c’era molta gente anche alla finale di Champions. Il calcio è anche un valore economico, oltre che storico e culturale.”

Un’ultima battuta sul derby: “Io guardo ai giocatori in campo, per noi interisti c’è la novità Pioli. Da interista, così come la maggior parte dei tifosi, sono deluso per la stagione in corso, ma guardiamo con fiducia al derby. Soffro abbastanza il derby, quando posso vado a San Siro, ma il derby non lo reggo, lo vedo a casa con amici. Dobbiamo recuperare, ma credo finirà 2-2. Quando avevo sei anni, mio padre, interista, mi faceva indossare la maglietta dell’Inter del ’64-’65, iniziavo a giocare a calcio, stasera gioco con amici, sono centrale. Cerco di non smettere, voglio far tremare Miranda, Murillo e anche Ranocchia (ride, ndr).” 

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