Dopo Milan Inter Montella si nasconde dietro un dito. Due punti persi? Uno guadagnato? Tre punti buttati? Come fanno questi a starci davanti in classifica? I dubbi e le perplessità che i tifosi nerazzurri si portano avanti dopo il derby di ieri sera. Cerchiamo di dissiparli pian piano, partendo dalle parole dell’aeroplanino Montella.
DOPO MILAN INTER MONTELLA CRITICA I NERAZZURRI
Dopo Milan Inter Montella si esprime così: “A proposito di derby e di clima post derby, fa piacere che una squadra costruita per lo scudetto festeggi un pareggio nel derby come vittoria scudetto”. Così Vincenzino se ne esce ai microfoni della Domenica Sportiva. Evidentemente, caro mister, ti sei scordato cosa significa un derby. Cosa vuol dire non perdere per i tifosi e per la squadra. E pareggiarlo all’ultimo secondo, spesso significa anche una vittoria. Specie per il sapore di beffa che lasci nel palato degli avversari. E lo sguardo dei tuoi giocatori nel post partita non evidenziava altro.
Il dispiacere e rammarico lasciato nei rossoneri non varrà di certo i 3 punti, ma è soddisfacente abbastanza per esultare. Per questo, il derby di ieri sera non può esser visto come un punto conquistato in virtù del fatto che voi diavoli non li avete conquistati. In virtù del fatto che state ancora a +8 dall’Inter, con più di metà campionato da giocare. E, da come vi siete proposti ieri sera, qualche dubbio sul vostro vantaggio può sorgere.
MILAN SQUADRA PROVINCIALE
Usiamo questo termine, che tanto fece infuriare Stramaccioni al tempo, avendo dati alla mano. 34% di possesso palla rossonero, 17% di vantaggio territoriale contro il 90% nerazzurro. 4 tiri contro 6. 8 cross contro 42. 283 passaggi contro 521. Il derby di ieri sera, a dirla tutta, ha visto una sola squadra in campo. Quella più bella citando la Curva Nord, quella nerazzurra. Il Milan, senza dubbio, è stato cinico, come lo deve essere, d’altronde, una squadra provinciale.
Ma da qui a sostenere che i rossoneri meritassero la vittoria, o addirittura il pareggio, è quanto meno esagerato. Gli uomini di Montella portano a casa un prezioso punto per la corsa 3° posto, frenando la rincorsa dell’Inter di Pioli, frenata dalla densità di fatta dal Milan nel secondo tempo dopo il gol del vantaggio. Undici uomini dietro la linea della palla, Lapadula entrato in campo con i guantoni da boxe. Diciamocela tutta, l’Inter avrà esultato come se avesse vinto uno scudetto, il Milan ha giocato come il Palermo a San Siro alla seconda di campionato. Forse anche come l’Inter a Barcellona nel 2010. Solo che i nerazzurri erano rimasti in 10 per quasi tutta la partita. Proprio per questo, il rammarico è tanto per la prima di Pioli. Più che un punto guadagnato, sono 2, addirittura 3, persi.
DA DOVE RIPARTIRE?
La prima di Pioli è stata soddisfacente, tutto sommato. In difesa si balla ancora troppo, ma a ben vedere la scelta di spostare Medel dietro aveva dato maggior stabilità e legame al centrocampo e difesa. Non a caso, costretto ad uscire, con l’ingresso di Murillo, il reparto arretrato sia andato in tilt concedendo 2 ripartenze, di cui una vincente, ai rossoneri. La speranza è che il cileno si riprende al più presto dalla distorsione al ginocchio.
Bene anche Kondogbia, che ha alternato più alti che bassi. La sua grave pecca è quella di non avere una gran visione di gioco, ma la sua fisicità in un campionato come il nostro può essere determinante, come si è visto ieri sera.
NON SI PUO’ PIU’ SBAGLIARE
Ora testa a giovedì, dove nemmeno la partita perfetta potrà bastare per rimanere in Europa League, ed inseguito alla gara casalinga contro la Fiorentina. Il calendario è tra i più ostici, ma forse non è nemmeno così negativo per mister Pioli.Sarà più facile tenere sulle spine i suoi, con la speranza di recuperare al meglio la forma dei più. Tra tutti Ansaldi, inguardabile ieri sera, e Perisic, che sempre più spesso gioca solamente sprazzi di gara.