Non si pareggia un derby all’ultimo minuto se non si hanno gambe e voglia di vincere, Pioli lo sa e dal gol di Perisic vuol far ripartire la sua Inter.
Il pari col Milan, giustizia minima
L’Inter di Pioli, scrive il Corriere della Sera, non si è discostata dalla precedente guida tecnica, stessi errori difensivi, esposizione alle ripartenze, manovra lenta e errori sotto porta, con almeno 4-5 palle gol gettate al vento e l’isolamento di Icardi.
Ma esistono più sorrisi che preoccupazioni, rimontare il Milan può essere la molla che fa scattare il campionato nerazzurro. Kondogbia può e deve far meglio, Candreva accentrato è piaciuto a Pioli che lo ha già allenato alla Lazio, mentre Perisic nel bene o nel male è sempre devastante.
La missione di Pioli è rivalutare un gruppo che può puntare al terzo posto, non va dimenticato che il nuovo allenatore ha avuto la rosa al completo solo per due allenamenti, affrontare Fiorentina e Napoli può essere un buon viatico per un’Inter che contro le grandi ha sempre reso bene.
Prima però capitolo Europa League. Vincere con l’Hapoel potrebbe anche non servire a niente ma sarebbe la prova che la rinascita è vicina, col vero test che sarà poi con le squadre più piccole rispetto a Juventus, Roma e Milan.
Difatti il campionato da qui a natale, termine indicato per i progetti futuri, vede anche le sfide con Genoa, Sassuolo e Lazio e se i nerazzurri vogliono progredire in classifica devono iniziare a far punti non solo con le grandi.
Da qui in avanti Pioli dovrà far capire chi è da Inter, Banega, Kondogbia, Jovetic e Gabigol devono dare un senso alla loro stagione, altrimenti il mercato troverà loro alternative.
Solo il 22 dicembre si saprà cosa può fare l’Inter da grande, se apporre ulteriori rimedi a gennaio per inseguire la Champions o programmare ancora una volta l’estate per sognare.