Rabbia Suning, la figuraccia della ripresa di giovedì non è andata giù. Neppure il presidente Thohir ha gradito la prestazione della squadra a Beer Sheva. Se nel derby la reazione dopo l’arrivo di Pioli era stata giudicata più che positiva al di là del pareggio maturato solo in pieno recupero, la prova in Israele ha lasciato perplessi i cinesi e l’indonesiano.
RABBIA SUNING, OBBLIGO QUALIFICAZIONE IN CHAMPIONS
L’arrivo a Milano del patron Jindong Zhang e degli altri manager per il match di lunedì con la Fiorentina era già stato programmato. Non va dunque catalogato come un evento eccezionale o figlio dell’euro ko. Il numero uno di Suning sfrutterà l’occasione per conoscere Pioli. Rabbia Suning, lancerà un messaggio chiaro e forte alla truppa: adesso che la squadra può concentrarsi su un solo obiettivo (più la Coppa Italia a gennaio) la conquista della qualificazione alla prossima Champions League è una priorità. Non saranno ammessi ulteriori alibi perché dopo la figuraccia in Europa League, il colosso di Nanchino non accetterà altra pubblicità negativa.
Il Suning per investire sull’Inter del futuro non ha bisogno dei soldi della Uefa e non ne fa una questione economica, ma di prestigio. Perché il brand Inter, da 5 stagioni fuori dalla Champions, può tornare appetibile solo disputando la competizione europea più prestigiosa.
Il margine d’errore da adesso in poi sarà esiguo, perché se la nuova proprietà ha finora rispettato tutti gli impegni presi con i tesserati, fornitori e tifosi, ora si aspetta delle risposte. Quali? Il terzo posto in campionato. L’obiettivo è lontano 8 punti e le squadre da superare sono parecchie, ma 25 giornate da giocare sono tante.
QUESTIONE SPONSOR
I risultati della stagione influiranno anche sugli equilibri futuri all’interno del club. Perché Suning nel 2016-17 si è affidato per le scelte importanti a Thohir e alla coppia Ausilio-Gardini. Se l’epilogo dell’annata sarà negativo, a Nanchino profonde riflessioni sul modo di lavorare futuro saranno inevitabili. Anche perché Steven Zhang sta entrando in modo sempre più convinto nella vita del club. L’ad Jun Liu sorveglia ogni aspetto contabile e organizzativo, mentre nei prossimi mesi ci sarà la scelta del nuovo Ceo. Se sarà un uomo con estrazione calcistica, molte cose saranno più chiare su quale direzione i cinesi vorranno intraprendere. Per il momento Suning spera che questa non sia una stagione da buttare già a fine novembre e vuole dare la scossa per stimolare la reazione della squadra. A breve porterà nuovi soldi nel bilancio e a giugno investirà ancora sul mercato. Nell’attesa, però, toccherà ai giocatori.