Difesa Inter, un dramma tra scelte tattiche suicide e un Miranda irriconoscibile

Difesa Inter, l’incubo continua. La trasferta di Napoli ha evidenziato per l’ennesima volta in stagione le inadeguatezze tecniche e tattiche della retroguardia nerazzurra,

DIFESA INTER, ATTEGGIAMENTO TROPPO SPAVALDO

C’è innanzitutto uno sbaglio concettuale di chi mette e ha messo la squadra in campo in questi mesi. Giocare con una difesa eccessivamente alta significa predisporre Handanovic a continui pericoli, soprattutto a Napoli, squadra che si evidenzia per velocità e tecnica. Con la Fiorentina il vantaggio immediato aveva indirizzato la partita sui giusti binari, ma proprio l’atteggiamento troppo spavaldo del reparto difensivo l’aveva riaperta. Basti pensare ai due gol viola, avvenuti per un posizionamento troppo alto di D’Ambrosio, che aveva lasciato sguarnita la sua fascia di competenza. Stessa cosa accaduta ieri col goal di Hamsik, che si è infilato nello spazio lasciato libero dal temporaneo avanzamento dell’ex Torino e di Ranocchia nel tentativo di recuperare palla alti. Si può pensare che una squadra così emotivamente fragile possa reggere i ritmi di una compagine come il Napoli, andando a difendere quasi sulla linea di centrocampo? No, soprattutto quando non si hanno interpreti al top e il centrocampo manca di qualsiasi filtro, con il legnoso Kondogbia unico vero interditore, in teoria, presente sul campo. Va bene cercare e avere un’identità, ma in determinate partite non sarebbe male usare delle accortezze atte a limitare i danni. D’altronde, 7 goal in 3 partite sembravano segnali consistenti di un campanello d’allarme ancora non risolto.

difesa inter DIFESA INTER, MIRANDA IL PRIMO A NAUFRAGARE

Una volta era la colonna portante. Successivamente è diventato l’ultimo a mollare, mentre ora sembra quasi il primo della ciurma a naufragare. Stiamo parlando di Miranda, il centrale della Nazionale brasiliana che, in nerazzurro, sembra essere preda di una lenta e inarrestabile erosione. Già con de Boer si erano percepiti i primi segnali di disagio, che sembravano più dovuti a incompatibilità tattiche che ad altro. Con Pioli i suoi problemi non si sono però risolti, anzi, sembrano essersi amplificati problematicamente. Forse non è un difensore a cui piace giocare alto, ma dovrebbe dare qualche segnale di risveglio. Ieri Gabbiadini lo ha spesso anticipato, aggirato, mettendolo in costante stress. Ormai trasmette più insicurezza che altro e Ranocchia, riserva fino a una settimana fa, è parso più sicuro di lui sia contro la Fiorentina che contro i partenopei. Le prossime partite potranno portare a una svolta? La speranza è quella, perchè se inizia a ballare lui, tutta l’Inter balla di conseguenza.

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