La cantera dell’Inter è conosciuta in tutto il mondo, è ormai da anni, tra le prime a livello europeo ed in questa stagione, ricorda la Gazzetta dello Sport, sembra aver fatto 13 con un nome solo: Andrea Pinamonti.
CERTE NOTTI SON NOTTI, TRA L’INTER E PINAMONTI
Giovedì sera l’attaccante 17enne con Eder ha illuminato l’Inter nel deserto europeo di San Siro.
L’INTER TIENE PINAMONTI CON I PIEDI PER TERRA
Emozioni forti certamente, per Andrea, per la sua famiglia che lo segue sempre e lo consiglia al meglio, soprattutto il papà Massimo e per tutta l’Inter. Ma ora è tempo di tornare sulla terra, stare ben ancorati alla realtà e non commettere gli errori del passato. Sicuramente il giovane bomber è un talento cristallino, ad oggi in Primavera ha già segnato 12 gol in 10 partite, ma troppi complimenti, troppi titoloni e voli pindarici potrebbero fargli perdere la strada. Esattamente come è successo con i suoi predecessori illustri, Mario Balotelli e Mattia Destro, fenomeni ancora alla ricerca di un’identità.
PINAMONTI, UMILTA’ E BLINDATURA DA PARTE DELL’INTER
Chi lo conosce però è certo delle differenze tra lui e Mario. L’umiltà e la calma, proporzionate alla sua età, sono due caratteristiche che disegnano Andrea.
Per cucirgli un ottimo vestito addosso i nerazzurri vorrebbero tenerlo in primavera fino al 2018 facendolo però partecipare alla vita della prima squadra sempre di più.