Che nessuno ce ne voglia, ma per noi di casa Inter, quando si sente parlare “dell’avvocato”, un solo pensiero viene alla mente: Peppino Prisco.
Il suo sorriso, le sue scaramanzie, il suo amore sfrenato per la Beneamata e, ovviamente, le sue sagaci, e mai offensive, battute.
Molti interisti di ogni età hanno vissuto gli stessi tormenti, le stesse gioie e hanno pensato le stesse cose, ma lui sapeva tradurre in parole mai scontate le impressioni di un intero popolo.
Un popolo di sognatori, di perdenti, di ribelli, di eroi sul campo e fuori. Un popolo di storie in cui rientrano giganti come Facchetti e fenomeni come Matthaus, geni come Djarkaeff e uomini come Julio Cesar. Nessuno come noi, nessuno più di noi.
Tu che come noi potevi star tranquillo perché “non avevi la serie B nel destino e nel dna” e, pur non essendo razzista, non avresti certo dato tua figlia in sposa ad un rossonero, oggi avresti compiuto 95 anni.
Tifoso di un’Inter che oggi ha perso la sua identità, amante di un calcio che non esiste più, a 15 anni dalla tua scomparsa mancano la tua ironia e la tua signorilità.
Tra i tifosi invece il tuo spirito serpeggia ancora indisturbato.
Tanti auguri Peppino!
This post was last modified on 10 Dicembre 2016 - 12:41