Intervista Joao Mario – Sorteggi di Champions, un’immagine che Joao Mario vorrebbe far sua dalla prossima stagione. Nel proseguimento dell’intervista su Tuttosport veste anche i panni dell’esperto parlando di Juventus-Porto.
Intervista Joao Mario – Un squadra, quella portoghese, che il centrocampista nerazzurro ex Sporting Lisbona conosce molto bene:
”Sarà una gara complicata per la Juve soprattutto al Dragao. Il Porto ha grande esperienza internazionale ormai e arriveranno prontissimi all’evento. Non credo che l’emozione possa giocare scherzi al Porto”.
Quali saranno i giocatori da tenere d’occhio?
”Il Porto ha grandi giocatori nel suo organico ora ma se devo dirne uno vi faccio il nome di Andrè Silva, giovane e segna molto. Poi anche Corona e Brahimi possono in qualsiasi momento cambiare gli equilibri della partita. La Juventus è una grande squadra ma deve stare attenta a non sottovalutare le compagini portoghesi così come capitò nel 2014 con il Benfica col quale persero la semifinale di Europa League con l’eventuale finale a Torino”.
Per chi farà il tifo?
”La rivalità maggiore quando giocavo nello Sporting Lisbona era ed è tutt’ora con il Benfica. Con il Porto è meno sentita quindi metterò le vesti del buon portoghese e sarò patriottico nel tifare questo ottavo di finale”.
Un paese che quest’anno è stato unito in festa più che mai per l’epilogo degli Europei:
‘‘E’ una gioia che porterò per sempre dentro di me. Vedere tutto un Paese festante al nostro ritorno da Parigi è stato qualcosa di indescrivibile. Quando abbiamo capito che potevamo farcela? Il segreto è stato il gruppo. Ci abbiamo sempre creduto dal primo giorno che siamo arrivati in Francia; poi pian piano con le partite abbiamo alzato la nostra autostima. La vittoria in semifinale con il Galles ci ha dato la consapevolezza di arrivare fino in fondo nonostante un giocatore dal calibro di Cristiano abbia giocato solo pochi minuti di quella finale”.
Cosa farà quando smetterà?
“Sono giovane e voglio ancora giocare per tantissimi anni. Penso solo all’Inter e al bene di questa squadra e società”.
QUI LA PRIMA PARTE DELL’INTERVISTA
This post was last modified on 14 Dicembre 2016 - 09:33