Tre vittorie di fila senza subire reti, non accadeva da novembre del 2015. Sicuramente un ottimo punto da cui ripartire. Soprattutto se consideriamo che l’anno scorso Inter-Lazio fu crocevia negativo per i nerazzurri, che proprio contro i biancocelesti persero non solo la gara, ma anche certezze e solidità. Caratteristiche che invece i nerazzurri ritrovano questa sera.
Ma in casa Inter le buone notizie non finiscono qui, anzi. Pioli può sorridere soprattutto per le risposte positive che ha ricevuto da Kondogbia e Banega. Da tempo appannati, soprattutto nel morale. L’impatto del francese è positivo fin dal primo minuto, tanto che l’intero Meazza se ne accorge e sottolinea tutte le sue giocate con applausi scroscianti. Banega, invece, si riscalda lentamente, dopo un primo tempo non privo di difficoltà. Ma l’argentino rientra in campo con un atteggiamento completamente diverso. Strappa dai piedi di Milinkovic-Savic il pallone che lui stesso scaraventa in rete con una gran sassata dalla distanza. Suo anche l’assist per il 3-0 di Icardi. Una partita più che sufficiente quella di Banega e Kondogbia, che di fatto, almeno per una sera, oscurano Biglia.
L’anima ritrovata di un gruppo si vede anche e soprattutto nelle esplosioni dei singoli, tutte insieme e tutte provenienti dai giocatori sin qui più discussi. Ever Banega, impatto difficile con la realtà italiana, ma vista anche la situazione contingente era difficile pensare che il Tanguito potesse davvero essere l’elemento in grado di togliere sempre le castagne dal fuoco. Già sul piede di partenza, chiamato alla prova del fuoco. L’ex Siviglia disputa un primo tempo così così ma ad un certo punto in lui qualcosa scatta. Geoffrey Kondogbia: nella sera della sua potenziale ultima chance si ricorda di essere stato un giocatore da migliore undici di Champions League. Lo fa partendo dalle cose più semplici. Aiuta in difesa, gestisce il pallone senza troppi fronzoli. Poi compie anche numeri strappa-applausi e finire provando a fare male in attacco.