Candreva: “Il mio sogno è vincere con l’Inter! Su Suning dico che…”

Uno dei grandi protagonisti di quest’Inter rinata sotto ogni punto di vista è Antonio Candreva. L’ex Lazio, in ombra nella primissima parte di stagione, ha guidato i nerazzurri, insieme a Pioli, verso la rinascita. Ora, con la terza vittoria di fila in campionato, potrebbe essere iniziata una nuova stagione. Di questo e di altro ha parlato ai microfoni di SportMediaset. Nell’intervista Candreva ha toccato diversi argomenti: da Pioli a Suning, dal rapporto con la Lazio e Lotito al 2017 che verrà.

LE PAROLE DI CANDREVA

Queste le parole di Candreva nella lunga intervista. “Il mio bilancio, e quello del club, non è di certo quello che ci aspettavamo. Ora stiamo iniziando un nuovo percorso. Speriamo sia quello giusto. Siamo partiti con molte difficoltà, di cui anche noi siamo colpevoli, ma abbiamo voltato pagina. Possiamo essere padroni del nostro destino sia in Coppa Italia che in campionato. Il nostro obiettivo è la Champions, non può non essere così per l’Inter, che ambisce sempre a traguardi importanti. 

Sull’arrivo di Pioli posso dire che si è detto e letto ben più di quanto sia effettivamente vero. Sapevo che lui era una persona preparata, ed ero contento del suo arrivo, anche perché abbiamo lavorato bene alla Lazio. Il mio sogno è tornare a vincere con l’Inter nei prossimi anni, ma anche essere protagonista con la Nazionale in Russia nel 2018.”

LA MOTIVAZIONE DELLA SCELTA DELL’INTER

Ho scelto l’Inter perché è un club vincente e ambizioso, e perché mi ha cercato fortemente in Italia. Sono contento di far parte di questa squadra, non ci ho pensato molto su. Quando una squadra come l’Inter ti fa un’offerta, non bisogna fare calcoli: la scelta è stata immediata. Credo sia la mia ultima opportunità in una grande squadra. Sono arrivato in una grande società, nel massimo della mia maturità calcistica. Posso dare molto a questa squadra, non sono pentito di questo mio trasferimento: ho sempre voluto l’Inter dal primo giorno che mi ha cercato. Sono orgoglioso di indossare questa maglia.intervista candreva perisic

Mi hanno cercato anche Napoli e Atletico Madrid, ma le parti non hanno trovato un accordo. Chi mi ha voluto fortemente è stata l’Inter, e ho accettato. Con Suning vicino c’è un’esperienza nuova, è una proprietà diversa da quelle che ho avuto in passato. Ma sono molto vicini alla squadra, negli allenamenti come la domenica. Quando diventi proprietario di una grande squadra come l’Inter bisogna essere ambiziosi, e noi giocatori dobbiamo seguire loro in questa ambizione. Io ringrazio Suning, sono stato il loro primo acquisto, e ne sono onorato. Ora tocca a me dimostrare che posso stare qui per molto tempo.”

IL PENSIERO DI CANDREVA SU MANCINI, DE BOER E PIOLI

Bisogna accettare la scelta di Mancini. Poi con de Boer abbiamo lavorato con intensità e voglia di migliorarci, ma purtroppo siamo figli dei risultati che non sono arrivati e ha pagato lui. Poi escono cose che vanno interpretate. Lavoravamo bene, avevamo un’identità che, però, in alcune partite non veniva fuori. Nel calcio contano i risultati e in quel periodo sono stati negativi. Ora con Pioli abbiamo una nuova identità, speriamo sia quella giusta. Stiamo cercando di costruire un gruppo vincente per cercare di raggiungere la Champions League.

Con il nuovo tecnico abbiamo parlato di come avremmo affrontato questa nuova esperienza all’Inter. Quello che è successo alla Lazio era acqua passata, un’altra avventura. Questa nuova deve essere vincenti per entrambi. Io sono  sua disposizione e do tutto per la squadra. Se in alcune gare devo fare il terzino lo faccio volentieri, l’importante è vincere. Con lo spirito giusto si possono fare tutti i ruoli. Sono un esterno alto, ma se il mister dovesse chiedermi di fare tutta la fascia non ci sarebbero problemi.

CANDREVA SU LAZIO E NAZIONALE

Alla Lazio sono stati i quattro anni e mezzo più belli della mia carriera, sono maturato moltissimo. Ho molti amici e mi sono sentito a casa. I tifosi sono stati straordinari, li porterò nel mio cuore perché sono stati importanti. Il mio gol più bello è stato quello nel derby, lo porterò sempre dentro. Con Lotito avevo un bellissimo rapporto, si è sempre comportato in maniera esemplare con me, un uomo di parola sempre disponibile. Con me è stato una grande persona, mi ha dato l’opportunità di crescere e non posso che parlare bene di lui.

Di biancocelesti da portare all’Inter ce ne sarebbero, ma qui siamo un gruppo forte, mi tengo questi giocatori, che sono grandi giocatori. Non faccio l’allenatore e non mi occupo di mercato, ho fiducia nei miei compagni, quindi non so se Biglia servirebbe. Magari Joao Mario convince Cristiano Ronaldo a venire all’Inter…

In stagione abbiamo fatto altre prestazioni ottime senza ottenere risultato, col Milan è stato il contrario. Rimane il rammarico per il pari perché, per quanto visto, meritavamo la vittoria. Quella contro la Juve, invece, è stata indimenticabile, importante per noi e per i tifosi. Purtroppo è servita a poco, avendo perso molti punti con le cosiddette piccole che non si sono dimostrate tali. Dobbiamo raggiungere un equilibrio importante, e pian piano lo stiamo trovando.

Per il 2017 dobbiamo fare una seconda parte di campionato diversa dalla prima per riportare l’Inter dove merita. Ci vorrà un atteggiamento diverso, perché vogliamo arrivare in alto. Riguardo la Nazionale, in due anni Conte ci ha trasmesso qualcosa di unico che solo lui possiede. Il cambio con Ventura, però, è stato positivo: è un grande allenatore e prepara le gare nei minimi dettagli. Si è aperto un nuovo ciclo, spero che con Ventura sia ugualmente positivo e vincente.”

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