Gabigol inizia a familiarizzare con l’Inter e anche con i mezzi di informazione. La buona partita giocata martedì, gol e impegno anche nei compiti senza palla, è un buon segnale in vista del 2017. Un segnale anche per il suo futuro. Ad affermarlo è La Gazzetta dello Sport.
GABIGOL E IL DURO LAVORO
La consapevolezza di dover lavorare costantemente è un buon inizio per conquistarsi la conferma immediata. Infatti, alla luce delle ultime settimane, il programma della sua gestione è un po’ cambiato. Se ai primi di dicembre sembrava chiaro che il brasiliano dovesse partire in prestito per andare a giocare con continuità, adesso potrebbe restare in un reparto che può alleggerirsi numericamente. Pioli martedì lo ha testato in campo da trequartista alle spalle di Palacio. Rodrigo è una prima punta diversa da Icardi, ma i dettami dell’allenatore sono stati i medesimi. Il brasiliano ha accorciato sul campo, è venuto incontro alla palla e ha cercato di smistare palloni sugli esterni. Molto probabilmente il passo più complicato sarà proprio questo. Abituarsi a giocare spalle alla porta in caso di necessità. Ma se dovesse comprendere l’importanza di imparare un nuovo modo di rendersi utile, ecco che si potrebbe aprire a una conferma in nerazzurro. Con Jovetic, Biabiany e Palacio forse in uscita, Gabriel avrebbe la possibilità di trovare più spazio.
IL LEGAME CON JOAO MARIO
A Marbella il brasiliano è uno dei più attivi in campo. E non solo quando si tratta di usare il pallone, ma anche per quanto riguarda i test atletici. Quasi sempre insieme a Joao Mario. Che ormai è divenuto una sorta di fratello, Gabriel ha percepito l’importanza di calarsi nel gruppo con umiltà per potersi giocare le sue carte. A dicembre sembrava che l’Inter volesse aprire i canali con Bologna e Genoa in Italia oppure con la Liga. Ora invece tutto si è immobilizzato: a gennaio Gabigol può restare in nerazzurro.