Nuovo appuntamento con “Diamo i numeri”, rubrica di statistiche, curiosità e aneddotti sulle avversarie, di volta in volta, della squadra nerazzurra. Il girone di ritorno inizia con una sfida ancora molto “giovane” contro il Chievo. La squadra del piccolo quartiere di Verona si è infatti affacciata per la prima volta in Serie A nella stagione 2001/2002 e, quella di domani, sarà appena la sua quindicesima apparizione nel San Siro nerazzurro.
NERAZZURRI AVANTI NEI CONFRONTI DIRETTI
Il bilancio vede un netto predominio dei padroni di casa, che hanno vinto 9 volte, pareggiando in 4 occasioni e incappando in una sola sconfitta. Sconfitta che fu proprio la prima sfida in assoluto tra le due compagini, disputata il 15 dicembre 2001. Era il famigerato Chievo dei miracoli allenato da Gigi Del Neri e capace di lottare fino alla fine del campionato per un posto in Champions league, poi sfumato per un soffio. La partita terminò 2 a 1 per i clivensi, con le reti della coppia d’attacco Corradi-Marazzina intervallate dal momentaneo pari di Christian Vieri. Una partita che si ricorda anche per l’addio commosso allo storico vice-presidente e tifoso Peppino Prisco, scomparso pochi giorni prima.
La tendenza a faticare contro il Chievo è durata ancora qualche altra stagione: emblematico il fatto che, nelle prime 4 sfide storiche casalinghe, il bilancio fosse perfettamente in equilibrio: 2 pareggi e una vittoria ciascuno. Nelle successive dieci partite la rotta si è invertita a favore dei meneghini, che hanno battuto 8 volte i rivali. Le uniche note stonate sono due pareggi avvenuti nel 2014 e nel 2015: nel primo caso arrivò un 1 a 1 maturato nel primo quarto d’ora di gioco, con le rete di Paloschi prima e di Nagatomo poi, mentre l’anno dopo arrivò uno scialbo pari a reti bianche con Mancini alla sua seconda avventura a Milano.
L’ULTIMA DI MOU AL MEAZZA
Tra le varie rimembranze suscitate da questo match, non si può trascurare quella che è forse la più significativa: l’ultima partita di Jose Mourinho allo stadio Giuseppe Meazza come tecnico dell’Inter. Una partita terminata con un rocambolesco 4 a 3, che avvicinò i nerazzurri al diciottesimo titolo e al Triplete di fine stagione. Inizio inaspettato con una doppia autorete di Samuel e Mantovani, prima della goleada timbrata da Cambiasso, Milito e Balotelli. Una partita che sembrava chiusa, ma quasi rovinata nel finale di goal casuali di Granoche e Pellissier. La (con)temporanea sconfitta della Roma in casa col Cagliari stava già facendo assaporare lo scudetto, talmente tanto da far perdere la concentrazione ai protagonisti in campo. Alla fine ci volle un’ulteriore settimana di attesa, nella straziante gara di Siena, per festeggiare il traguardo.
Mourinho da quel giorno, 9 maggio 2010, è rientrato a San Siro una sola volta, l’anno successivo, ma come allenatore del Real Madrid. Sfida di Champions contro il Milan, utile a ricordare agli ex cugini cosa avesse portato la sua avventura nel capoluolo lombardo (vedasi la foto più in alto sulla destra).
Storie lontane, ma che si ricordano sempre con piacere. Ora il Chievo è un avversario da non sottovalutare per cercare di proseguire una risalita che Stefano Pioli sta gestendo in maniera positiva e razionale per riportare la squadra verso quei fasti di qualche anno fa. La striscia positiva degli ultimi anni deve essere confermata per poter rafforzare anche quella del presente con vista Champions.