Rivoluzione Inter, la partita di andata con il Chievo fa parte del passato. Da quella amara sconfitta sono cambiate tante cose, dalle ambizioni al gioco all’allenatore. Per ora, tutto in positivo.
1) L’allenatore ovviamente. de Boer è arrivato a metà agosto e dopo 13 giorni esordisce con il Chievo. L’addio tardivo di Mancini convincono la società a puntare sul pupillo di Thohir. Non la scelta migliore, per una squadra che ha bisogno di essere messa in campo in modo normale. De Boer invece sembra un visionario che abbia bisogno di molto tempo. Oggi sappiamo che non gli è stato dato.
2) E’ cambiato anche il modulo. Quel giorno al Bentegodi era 3-5-2, per sfruttare Eder e Candreva come in nazionale, e proteggere la difesa con una linea a tre. Il risultato fu una festa per Birsa (doppietta) e una squadra in chiara difficoltà. Oggi il 4-2-3-1 di Pioli garantisce equilibrio e protezione. In avanti si cerca Icardi ma si sfruttano anche le sue caratteristiche in appoggio.
3) Novità anche per quanto riguarda i giocatori. Gabigol e soprattutto Joao Mario arrivarono dopo quella partita. Il portoghese è stato subito fondamentale e lo è tutt’ora. In più è appena arrivato Gagliardini, mentre in uscita Melo e Jovetic lasceranno un vuoto facilmente colmabile.
4) Un girone fa, la squadra arrivava al punto di partenza del torneo, con tante speranze ma molta confusione. Icardi turbato dal mercato, le tourneè estive poco convincenti. Oggi l’Inter arriva da un filotto di 4 vittorie consecutive ed è consapevole di come possa dare continuità ora che ha trovato il giusto equilibrio.
5) Prima Thohir e soprattutto Bolingbroke, ora Liu Jun e Steven Zhang hanno poteri decisionali e di firma. Pioli è opera loro e per adesso è stata un’ottima scelta.
6) C’è poi l’ambizione di Suning. La vicinanza di Jun e Zhang Jr alla squadra, la scelta Pioli, un progetto ambizioso a lungo termine. Tutti elementi che confermano la forza economica del colosso cinese.
7) Infine, la Pinetina. Qualcuno ha storto il naso, ma il centro d’allenamento nerazzurro ora si chiama Suning Center. Sempre dedicato ad Angelo Moratti, ma in aggiunta allo sponsor sulle maglie d’allenamento, porta 15 milioni annui nelle casse dell’Inter. Uno dei modi con cui Suning aggira le regole del Ffp. Stasera la novità a San Siro sarà anche il nuovo spogliatoio, più moderno e con 20 maglie di grandi ex nerazzurri.
This post was last modified on 14 Gennaio 2017 - 09:30