Analisi dell’anticipo serale della prima giornata di ritorno: una partita che ha visto i nerazzurri protagonisti assoluti.
PRIMO TEMPO DI VOGLIA E BEFFA
La squadra di mister Pioli scende in campo con la giusta determinazione, creando tantissime occasioni per un Chievo salvato soltanto dal proprio migliore in campo Sorrentino, autore di numerose parate in tutto l’arco della partita; con l’ausilio di Perisic e Candreva sulle fasce e anche con gli inserimenti di Gagliardini (ottimo è dir poco per il suo esordio da titolare a San Siro: grande personalità e ben due volte sfiora il goal, fermato in entrambi i casi dal portiere avversario) l’Inter arriva varie volte in aria di rigore, con un ritmo veloce e un gioco altrettanto rapido e preciso, eccetto l’ultimo passaggio, quello decisivo. Se non si concretizza, si rischia di essere puniti, e così è stato: corner dalla destra battuto da Birsa, Handanovic non esce, D’Ambrosio si fa anticipare e Pellissier sigla un goal da vero attaccante ed opportunista, al primo tiro in porta della squadra veronese. I nerazzurri provano una timida reazione ma la beffa subita è troppo amara e il primo tempo si conclude con un falso 0-1, ma il calcio è anche questo.
ANCORA UNA VITTORIA IN RIMONTA
Nonostante il momentaneo svantaggio, forse per abitudine si potrebbe dire, l’Inter entra in campo col piglio giusto: certamente vengono concessi un po’ troppi contropiedi, ma sono le conseguenze da pagare se vuoi portare a casa i 3 punti, spingere e soffrire insieme. Le occasioni anche in questo secondo tempo non mancano (su tutte il colpo di testa di Perisic ancora neutralizzato da Sorrentino) ma la palla non entra, e il mister decide di dare una scossa alla squadra inserendo Eder al posto di un al dir poco spento Ansaldi: si passa al 3-4-3, o meglio al 3-4-1-2, con Joao Mario (e poi Banega) ad agire dietro Eder ed Icardi. A 20 minuti dalla fine c’è la svolta della partita: cross dalla destra di Candreva, Icardi anticipa Dainelli e in spaccata supera un Sorrentino fino ad allora insuperabile.
DECISIVI I CAMBI DI PIOLI
Pioli getta nella mischia per l’assalto finale anche Palacio e si avranno gli effetti sortiti: Perisic, complice di un Sorrentino questa volta non perfetto, sigla il sorpasso e Eder con un tiro angolato sigla il 3-1. Vittoria di carattere, manifesto di compattezza e voglia di vincere, anche perché non è un caso che l’Inter sia la squadra in serie A ad aver ottenuto più punti partendo da una situazione di svantaggio. La strada intrapresa è quella giusta, ci sono sempre piccole imperfezioni ma la prestazione è più che positiva; credere sempre nei propri mezzi, perché vincere aiuta a vincere.