L’Inter di mister Pioli vince e convince, o per meglio dire inizia a vincere con una piccola continuità e inizia a convincere, nel gioco, nell’atteggiamento e nella mentalità. E’ evidente e sotto gli occhi di tutti.
INTER, PIOLI LA MEDICINA GIUSTA E ORA ANCHE LA SOCIETA’ VIAGGIA SPEDITA
Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, dal 20 novembre novembre, cioè dopo due mesi di partite ufficiali sotto la direzione di Stefano Pioli, l’Inter è una squadra rinata, a ridosso dell’obiettivo e con un atteggiamento positivo. Per una squadra in crescita, risponde una società sicura e determinata.
Ausilio e Gardini hanno l’evidente merito di aver scelto la giusta medicina con Stefano Pioli per il dopo Frank de Boer e la loro posizione è sempre più solida.
Se a ciò aggiungiamo la costante presenza dei nuovi proprietari, ottimisti e seriamente intenzionati ad investire nel futuro dell’Inter, con Steven Zhang, figlio del boss di Nanchino e possibile futuro presidente e l’a.d. Liu Jun, ci si rende conto di come si stia facendo il possibile per realizzare il sogno di tornare ai livelli italiani e mondiali che spettano al blasone ed alla storia interista.
IL REGALO GAGLIARDINI E LA CURA PIOLI
Il cammino di Pioli si disegna in otto vittorie, due sconfitte, con gli israeliani del Be’er Sheva e con il Napoli ed un alla prima partita con il Milan. Le vittorie sono state con Fiorentina, Sparta Praga, Genoa, Sassuolo, Lazio, Udinese, Chievo e Bologna.
Ma ciò che impressiona maggiormente non sono i punti conquistati, ma i giocatori rivalutati.
LA RINASCITA DI KONDO
Con il francese invece dopo una lunga ed inspiegabile latitanza, dopo che anche l’ultimo degli ottimisti aveva perso le speranze, sta nascendo un centrocampista. 4 partite da titolare, fisico, testa alta e sacrificio e un’evidente naturale intesa e complementarità con Gagliardini. Anche il suo valore è tornato normale, la Premier si interessa e solo per parlarne non bastano certo meno di 25 milioni. Ma al momento Kondogbia è incedibile, lui come tutte le pedine del reparto. Finita qui? No, perché un altro capolavoro della qua Pioli si chiama Jeison Murillo. eurogol di Coppa Italia a parte, a cui il ragazzo non è nuovo, è un giocatore che sta ritrovando freschezza, dinamismo e sicurezza. Non rimane che andare avanti così, con il “normalizzatore” magari sottovalutato.