Passano gli allenatori ma l’importanza di Gary Medel nell’Inter non passa, anzi aumenta. Mancini, de Boer e ora mister Pioli si affidano a lui, al suo carisma, alla sua grinta e alla sua importanza all’interno dello spogliatoio.
Come ricorda la Gazzetta dello Sport il Pitbull nerazzurro, pur non avendo la fascia da capitano, è uno dei veri leader di questa Inter. Con le sue 96 presenze, 7 gol e due titoli sudamericani con la nazionale è un giocatore di esperienza, di carisma e di estrema importanza. Il suo ritorno in campo è infatti un’altra buona notizia per mister Pioli e per il lavoro che sta portando avanti con i nerazzurri. E proprio in quest’ottica l’allenatore ora potrà contare su un po’ più di tattica, intelligenza e cattiveria con Medel. Anche in Cile è lui il punto di riferimento del c.t. Pizzi e anche dei più gettonati e blasonati Sanchez, Vidal e Vargas, che riconoscono le sue doti da leader. Con mister Pioli ha giocato solo 37 minuti, ma ora ha una gran voglia di rifarsi: “Ho una gran voglia di riprendermi il tempo perduto. Il mio è stato un rientro positivo e sono felice per la vittoria. Ho ritrovato un’Inter decisamente diversa, con un’altra filosofia di gioco”.
Ora con il ritrovato Murillo potrebbe esserci una rivalità per aggiudicarsi il posto al fianco di Miranda, ma il Pitbull non sembra preoccuparsene: “E’ un mio amico, siamo in stanza insieme e sono felicissimo per il gran gol di Jeison con il Bologna: giocherà chi sta meglio, la concorrenza è solo stimolante”. Chiude con la solita determinazione e con il prossimo obiettivo: “Ora stiamo crescendo. Io sono con vinto che la Champions sia un traguardo possibile”.
E se ci crede lui…
This post was last modified on 19 Gennaio 2017 - 10:35