Il centrocampista portoghese spegne oggi 24 candeline: l’investimento è stato importante, inutile negarlo, ma la qualità c’è, ed essendo ancora giovane può crescere ancora di più (si spera).
Dal 28 agosto Joao Mario è un giocatore nerazzurro, e come dimenticare la sua presentazione: poco prima della partita contro il Palermo (ricordo amaro per i tifosi), annunciato con entusiasmo dallo speaker di San Siro e accolto altrettanto euforicamente dai supporters, il portoghese fa ingresso per la prima volta nella Scala del calcio, visibilmente emozionato ma allo stesso tempo felice e carico per questa nuova avventura. Le prestazioni iniziali non soddisfano tanto i tifosi, forse anche a causa della pressione arrecatagli in seguito all’ingente cifra spesa dalla società cinese; come l’Inter anche lui va a “fiammate“, con un mix di giocate da campione e errori da inesperto, ma il pubblico non ha mai perso la fiducia in lui e ne è stato ripagato: a mano a mano ha iniziato a fare sempre più suo il posto da titolare (che sia tra i 2 davanti alla difesa o dietro la prima punta) ed ora è un giocatore imprescindibile per mister Pioli.
Se da un punto di vista realizzativo non si è fatto apprezzare più di tanto (come era pronosticabile), risulta decisivo nell’ultimo passaggio, avendo fornito numerose palle al tempo giusto che alle volte sono state sprecate, altre messe in fondo alla rete. Nemmeno la leadership gli manca, pronto a confortare i compagni come ad entusiasmarli, quasi fossero anni che fa parte della famiglia Inter. Le sue giocate, i suoi dribbling, sono in grado di spaccare la partita; forse ancora non vale quei soldi che sono stati spesi per prelevarlo dallo Sporting Lisbona, ma ha ancora 24 anni: giovane, determinato, carismatico e talentuoso. Lui e Gagliardini rappresentano il nostro presente come il nostro futuro, magari con la conquista di qualche trofeo, si spera..
Tanti auguri Joao! E Forza Inter!
This post was last modified on 21 Febbraio 2024 - 15:45