Direttamente dal Centro Sportivo Suning in memoria di Angelo Moratti di Appiano Gentile ha parlato in conferenza stampa Stefano Pioli nell’antivigilia di Palermo-Inter. Nerazzurri alla ricerca della sesta vittoria consecutiva di campionato. Ecco di seguito le dichiarazioni del tecnico nerazzurro.
CONFERENZA PIOLI, ECCO LE SUE PAROLE
Sette vittorie consecutive, titoli, grandi complimenti. Da maneggiare con cura?
“Da insistere. Continuo a vedere gli atteggiamenti giusti, il lavoro giusto che ci fa scendere in campo con fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi”.
Cosa le ha impressionato di Gagliardini, che sembra qui da mesi invece che da giorni? E’ insostituibile o potrebbe rifiatare?
“Si è inserito con semplicità nel gruppo, questo mi ha colpito. Ha dimostrato subito di capire i nostri movimenti, i nostri schemi. Sta mettendo in mostra le qualità per cui è stato preso. Ora abbiamo tre partite consecutive, abbiamo speso tanto, i supplementari hanno aumentato le fatiche. Devo fare le scelte giuste per domenica, c’è tempo per scegliere”.
Media gol subiti uguale alla gestione precedente. Come cambiare questa cosa?
“Io credo che ultimamente abbiamo pagato tanto su poche situazioni lasciate agli avversari. Concediamo meno, le occasioni da gol subite sono diminuite, questo è importante. Chiaramente meno gol subiamo, più possibilità abbiamo di vincere. Ci stiamo lavorando, insistiamo per crescere ancora. Dobbiamo lavorare meglio ed essere più attenti e determinati anche a squadra schierata”.
Le viene riconosciuto il cambio di marcia di gente come Kondogbia e Brozovic. Perisic invece? Lui è fondamentale. Lei all’inizio ha dichiarato di pretendere di più da lui. A che punto è questo giocatore obiettivamente decisivo, soprattutto nel finale?
“Ho detto e ripeto che dai grandi giocatori bisogna aspettarsi tanto. Io credo che Ivan abbia tutte le caratteristiche per essere determinante, lo sta facendo. E’ in un buon momento, così come tutta la squadra. Sto vedendo il sacrificio e la disponibilità di tutti. Ogni partita qui è difficile, ci aspetta una partita complicata contro una squadra che vuole dimostrare di essere all’altezza”.
Una domanda sul Palermo. Molti tecnici, dopo di te, hanno passato quello che hai passato tu. Ti stupisce? Influisce sui risultati dei rosanero?
“Io preferisco parlare di cose che conosco davvero. Sono stato troppo poco a Palermo per dare un giudizio definitivo. Arrivavo in un momento particolare, dopo la finale di Coppa Italia. C’era il preliminare di Europa League. Ho avuto un buon rapporto con Zamparini fino al giorno prima dell’esonero. Ma alla fine ho mantenuto un buon rapporto, si è dimostrato serio nei miei confronti. E’ una squadra in difficoltà in classifica ma con giocatori di qualità ed esperti. Vogliono dimostrare di essere all’altezza, dovremo stare attenti”.
Sei stato chiaro sul discorso esuberi. Si avvicinano gli ultimi giorni. Qual è la situazione? Parlo di Ranocchia, Santon.
“Gli obiettivi erano e sono molto chiari. Serviva un centrocampista ed è arrivato un signor giocatore. Serviva qualche cessione, è arrivata, ed arriveranno ancora”.
Avete ancora avanti metà campionato ed un obiettivo. Si parla molto però anche del mercato in estate. Lei avverte uno sprone o una distrazione?
“Noi possiamo controllare solo una cosa: il presente. Diciassette partite di campionato e fare più punti possibile e finire nella migliore posizione possibile, che non dipende da noi. Insieme a noi c’è una proprietà molto forte che ci sostiene e che è ambiziosa. Sta a noi costruire la base solida per costruire l’Inter fino al 28 maggio. Dobbiamo essere concentrati su questo. Il gruppo è concentrato sul presente”.