La classifica è chiara. L’Empoli quart’ultimo sembra già lontanissimo con 8 punti di vantaggio, ma quello che preoccupa di più è il rendimento del Palermo stesso. 10 punti in 20 partite, una difesa indescrivibile e un attacco che senza i gol di Nestorovski ha difficoltà a trovare la rete. Corini, dopo De Zerbi e Ballardini, vuole provare il miracolo e lo ha ribadito quando ormai sembrava vicino alle dimissioni.
Se non fosse per Pescara e Crotone, il Palermo sarebbe il proprietario di tutto l’imbarazzo del campionato. Ma con 10 punti dopo il giro di boa, c’è chi ha fatto incredibilente peggio. Le due neo promosse infatti sono ferme a 9, con il Pescara che ha vinto solo una partita a tavolino. I rosanero con 10 punti sono terz’ultimi ma l’Empoli davanti ha ben 8 punti di vantaggio. Non una cifra impossibile sulla carta, ma se i ritmi sono questi, sembra difficile credere ad un ribaltamento. Incredibile pensare, vedendo l’Inter di Pioli come adesso rincorre il terzo posto, che dei 10 punti, uno sia stato fatto a San Siro. Era fine agosto: l’Inter presentava Joao Mario prima della partita ma Rispoli gelava San Siro. Il pareggio di Icardi non bastò ad evitare la brutta figura. Sono punti che pesano e rischiano di pesare a fine campionato.
Ad inizio campionato, fino a novembre, Nestorovski era la sorpresa del Palermo. Il nuovo gioiello di Zamparini che realizza sette reti e regala qualche gioia ai tifosi rosanero. Anche in nazionale va in gol proprio contro l’Italia, facendo ammattire Bonucci. Poi lo stop improvviso e la rete che non arriva più. Nelle ultime partite però è Robin Quaison che sta accendendo la luce nel grigiore di Palermo. Tre gol nelle ultime quattro e nonostante i risultati negativi, si sta mettendo in mostra e tante squadre lo seguono con interesse. Buon dribbling, rapidità nel breve e capace di sfoderare buon tiro, anche dalla distanza. La difesa dell’Inter non è più quella di de Boer, ma Pioli deve tener sempre concentrata la sua linea arretrata, per evitare brutti scherzi.
Eugenio Corini è tornato a Palermo da allenatore dopo gli splendidi anni da calciatore. Una scelta non facile, non tanto per la squadra e la città, ma per il presidente Zamparini dall’esonero facile. Al cuor non si comanda (e neanche alla carriera), e la possibilità di mettersi in mostra al Palermo è stata colta al balzo. Poche settimane dopo però, Corini è li a lottare in conferenza stampa contro le voci di un possibile esonero o addirittura di dimissioni. Lui non ci pensa, ribatte e va avanti per la sua strada, con la speranza di un miracolo effettivamente difficile. In campo il tecnico sceglie il 3-5-1-1, che spesso diventa 3-4-2-1 con Bruno Henrique che svaria molto tra le linee di centrocampo e attacco. In porta Posavec è (mal) difeso dalla linea a tre Cionek, Goldaniga e Gonzalez. In mezzo Jajalo e Chochev guidano la mediana. A destra tocca a Rispoli, mentre a sinistra spazio al giovane Pezzella, dopo la bocciatura di Aleesami e la pessima prova di Morganella con il Sassuolo. Bruno Henrique tra le linee e Quaison sulla trequarti si muovono in appoggio a Nestorovski.
PALERMO (3-5-1-1) – Posavec; Cionek, Gonzalez, Goldaniga; Rispoli, Chochev, Jajalo, Henrique, Pezzella; Quaison; Nestorosvki. All. Corini
Palermo-Inter, le probabili formazioni
This post was last modified on 21 Gennaio 2017 - 11:27