L’ALBA DEL GIORNO DOPO, tuoni e fulmini a Palermo. Ma l’Inter non si preoccupa. Gioca da grande squadra. Da quelle che prima o poi colpiscono. Bisogna solo stare attenti al momento in cui colpiscono.
Si sta verificando una piacevole statistica nell’Inter a livello della trequarti. Chi tra Banega e Joao Mario parte dalla panchina riesce a dare la svolta con la gara in corso.
Ieri è stato il portoghese a sostituire l’ex giocatore del Siviglia e segnare il pesantissimo gol che vale quei tre punti preziosi per superare il Milan e avvicinare la Lazio. Nelle partite precedenti il compito di dare più velocità alla manovra in corso d’opera è stato di Banega. Entrambi dimostrano due cose. La prima di essere determinanti. La seconda che Pioli sta realmente motivando tutto il gruppo per cui chi entra vuol spaccare il mondo.
Per un Joao Mario che convince ecco un Mauro Icardi che non segna più in trasferta. Nonostante sia il capocannoniere della Serie A. La partita di ieri era una battaglia, col Palermo che tutto sembrava tranne una squadra destinata ad una difficile risalita in campionato. Gli uomini di Corini hanno da subito bloccato Maurito, che nonostante spallate, botte e pioggia ha cercato più volte il gol. Ha avuto due ottime occasioni ma non ha timbrato il cartellino.
Preoccupati? No, perché la prossima trasferta è allo Juventus Stadium.
Per una volta Handanovic non ha preso gol e questa è già una notizia. Il Palermo in avanti non era certo avversario ostico ma neanche semplicissimo. Nestorovski ha provato in tutti i modi a tenere a galla una nave che ormai pare abbia già capito la rotta verso la B. Ma contro l’attaccante macedone Murillo ha dato prova di tutto il suo repertorio, anticipi di testa e sorpassi dopo uno scivolone in recupero. Miranda ha come sempre guidato i suoi senza eccellere nello show. Mentre la nota negativa è il rosso ad Ansaldi per troppa foga contro l’attaccante macedone.
Inutile dire che la prossima gara sarà col Pescara, gli occhi sono puntati tutti alla partita contro la Juventus. Quella che farà capire se l’Inter è una grande squadra o no. La striscia positiva attuale non si vedeva dal 2012. Purtroppo però in molti non ricordano che quella striscia di vittoria arrivò con Ranieri e dopo una prima sconfitta ne seguirono altre talmente imbarazzanti da far esonerare il tecnico.
Quest’Inter sembra molto più equilibrata e meno ansiosa di quella del 2012. La motivazione in più è che là davanti le prime tre non rallentano quindi sarebbe un suicidio regalare punti proprio ora.
This post was last modified on 23 Gennaio 2017 - 15:14