Che l’Inter sia un cantiere aperto è sotto gli occhi di tutti, da un punto di vista societario, sportivo, tecnico, ma, come sottolinea la Gazzetta dello Sport, questo cantiere inizia a prender forma e non può farlo se non partendo dalle sue fondamenta che portano i nomi di Miranda e Murillo.
Mister Pioli con la sua semplicità sta facendo tanto, la squadra oggi ha ritrovato fisicità e brillantezza, ha finalmente un’identità tattica, è tornata in piena corsa per un posto Champions (impensabile fino a qualche settimana fa), segna poi 2 gol a partita in campionato e anche dietro sta girando molto meglio.
Era impossibile guarire i mali della difesa nerazzurra? Con de Boer, da cui sembra passata un’era geologica e molti sembrano esserselo dimenticato, sembrava decisamente così, nelle prime giornate di Pioli anche, poi piano piano grazie a tentativi, schemi, tattica e soprattutto uomini, l’Inter in 4 delle ultime 6 vittorie in campionato non ha subito gol.
Appunto uomini si diceva ed è questo uno dei punti di forza di mister Pioli: aver riportato i suoi uomini nella forma migliore.
Kondogbia e Brozovic erano ai margini del progetto tecnico di de Boer, imballati, distratti e fuori forma, mentre Murillo evidentemente in un periodo non facile si destreggiava tra acrobazie malsane e distrazioni fatali, finendo per essere contestato.
Mister Pioli ha lavorato molto sull’aspetto mentale, sulla tattica e sul recupero dei giocatori che ora di fatto sono l’asse portante della sua squadra.
Già perché Murillo è tornato ad essere, insieme all’inamovibile Miranda il muro che fino a poco più di un anno fa incantava i tifosi nerazzurri, Brozovic sta tornando ai suoi livelli, migliorando anche in continuità e negli accorgimenti tattici, ma soprattutto Kondogbia è tornato ad essere quello per cui l’Inter ha investito tanto.
Una diga, un palleggiatore, un centrocampista a testa alta che con il nuovo arrivo Gagliardini, che in pochi in serie A possono vantare una coppia così assortita, incanta e vuole trascinare l’Inter verso l’agognato obiettivo Champions e forse anche più su.
Anche Suning gongola, per i risultati e per il costo dei cartellini di Kondogbia, Murillo e Brozovic che oggi valgono molto, molto, molto di più.
This post was last modified on 24 Gennaio 2017 - 08:57