Scandalo Juve, ciò che i bambini non devono sapere

Bagarinaggio, clan, ‘ndrangheta, scandali parentali, la Juventus non vive internamente un buon momento ma ciò che non ci dice il Tuttosport noi di SpazioInter l’abbiamo scoperto e, ironicamente e con leggerezza, ve lo spieghiamo.

Marotta in lacrime: “Ma quale bagarinaggio, voglio vendere Hernanes”

Giuseppe Marotta è una delle figure chiave di ciò che sta accadendo in casa Juve. Con Andrea Agnelli che se ne lava le mani spiegando ai Carabinieri, nella sede dedicata a San Luciano Moggi da Sim, che: “Beppe mi guarda sempre male, per cui ho lasciato a lui il compito dei biglietti e di parlare con gli ultras“.

Marotta però non ci sta e spiega guardando dritto negli occhi l’accusatore: “Ho appena saputo che Galliani ha venduto Niang, ho chiesto che metodo usasse e la sua testa pelata avvicinandosi a me mi ha rivelato le quattro lettere più importanti, EBAY. Così, preso da commozione ho inserito tra gli annunci “Vendo Profeta brasiliano” ma son stato contattato solo da un convento di suore, dal mago Do Nascimento e dall’Udinese, ma parlando con Delneri non ci ho capito nulla e mi son dato alla macchia“.

Andrea, John e la leggenda di Lapo

Le voci interne più rognose sono però quelle che riguardano i presunti rapporti di odio tra John Elkann e Andrea Agnelli, il quale ,dopo la separazione dalla moglie non gode più delle simpatie di Lavinia Elkann, consorte di John.

In lacrime, Andrea Agnelli ha spiegato: “Non ce la faccio più, con mia moglie Emma Winter è stato un calvario, il campanello con scritto Agnelli W Inter era da sempre fucina di scherzi, tra cui l’ultimo fatto da un giovanotto di nome Roberto Gagliardini, che ha suonato alle tre del mattino per urlarmi “ehi monociglio ciao vado all’Inter”. Non è vero che odio John, diciamo che vorrei metterlo sotto chiave come Paparesta“.

Quello che i bambini non sanno è la leggenda di Lapo, metà uomo e metà casino. Si narra che nell’ultima disavventura newyorkese John Elkann abbia incaricato Sergio Marchionne, presidente della Ferrari, ti gestire lui Lapo.

Il povero Marchionne, alle prese con la nuova monoposto, ha avuto un lampo di genio ineguagliabile e confida a SpazioInter: “Quando John mi ha chiamato era scosso, mi ha detto vai salva il biondo, ma non pensavo si riferisse a Lapo, così ho preso il telefono e ho chiamato Vettel dicendogli che la somiglianza con Ansaldi era stata scoperta. In realtà Vettel e Ansaldi sono la stessa persona, ecco perché i cross non riescono bene e la Ferrari non vince più. Così ho deciso, via il tedesco e dentro Lapo, una coppia d’attacco che con Raikkonen garantisce vodka e strisce, nell’asfalto sia chiaro“.

Il nuovo logo, la lite tra cugini

Molti al centro degli scandali tra bagarinaggio e possibili sanzioni, solo pecuniarie però, si sono interrogati sul nuovo logo. La verità è stata spiegata da Lapo prima di andare in bagno ed essere relativamente lucido: “Il nuovo logo è stato creato in una stanza dove ho chiuso a chiave Andrea e John, i due si sono scornati ma siccome nella stanza avevo sistemato anche due, ehm, diciamo mie amiche, i due hanno disegnato uno scudetto intero, poi l’hanno strappato ed è uscito quel disegnino infantile. La serata però per quanto mi ricordi è stata piacevole“.

Ci siamo divertiti a prendere in giro in maniera ironica e completamente distaccata il mondo juventino, nel giorno del “Santo Protettore della Prostituzione Intellettuale“, San José da Setubal, abbiamo immaginato e raccontato come possono essere andate le cose in casa Juve.

Alla fine vinceranno loro, ma i bambini non devono saperlo.

#FinoAllaFineHernanesResta

 

 

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