Mauro Icardi continua il suo processo di crescita iniziato con Mancini, proseguito con de Boer ed esploso con Pioli. In Europa nessuno come il centravanti nerazzurro segna e fa segnare.
Icardi Europa, gol e assist senza rivali
La Gazzetta dello Sport riporta le statistiche dei cannonieri europei. Una speciale classifica che sulla falsa riga dell’hockey nord americano che premia gol più assist e che vede Icardi in cima alla lista, con 15 gol e 8 assist, un passaggio decisivo in più rispetto ad Alexis Sanchez fermo a quota 22 (15+7).
Mauro Icardi migliora così sotto porta. Non solo per la terza stagione consecutiva a quota 15 gol, roba da Vieri o Ibrahimovic nella storia dell’Inter. Ma piace per la capacità di mettere da parte l’egoismo da centravanti per far segnare i compagni.
Quei movimenti all’attaccante argentino sono stati spiegati in lungo e in largo da Roberto Mancini, che apprezzava le qualità di bomber ma pretendeva anche altri movimenti. L’esplosione definitiva per Maurito è arrivata sotto le lezioni di de Boer e Pioli. Due che su Icardi hanno messo la base per le fortune nerazzurre.
Stona che uno così non giochi nella nazionale dell’Argentina. La politica dietro la mancata convocazione è un fatto attuale, con le ultime parole infuocate di Maradona su Icardi e un veto alla sua presenza che nulla ha a che fare col calcio.
Così a Icardi resta l’Inter. Prossimi obiettivi Alvaro Recoba nella classifica dei marcatori di tutti i tempi dell’Inter
(69 a 72). I primi dieci goleador di sempre del pianeta nerazzurro in Serie A, con Attilio Demaria lontano 14 centri e una Scarpa d’Oro da vincere visto che all’inizio del girone di ritorno di tutti i campionati europei lo vede al terzo posto distante 2 punti dal tridente in testa e composto da Suarez (Barcellona), Aubameyang (Borussia Dortmund) e
Dost (Sporting Lisbona), con l’altra minima soddisfazione di essere l’attaccante argentino migliore d’Europa.