E’ nata una nuova polemica dopo il video che ha diffuso Inter Channel sulla punizione di Chiellini con Icardi pronto ad involarsi verso Buffon, un episodio sfuggito all’occhio della pay tv, ecco perché.
La Gazzetta dello Sport spiega come la Serie A viene vista in casa, con le telecamere affidate ad un regista unico, il famoso Popi Bonnici tanto decantato da Piccinini, questo in seguito allo scandalo di Juventus-Milan (Sempre i bianconeri di mezzo), con le polemiche, nel febbraio 2015, sul gol di Carlos Tevez .
Adriano Galliani, super dirigente rossonero ed esperto in materia televisiva, contestò proprio il trattamento tv della vicenda mettendo in discussione l’obiettività di chi era in caricato di confezionare il film della la partita.
A quel punto la Lega ha preso una decisione con l’incarico a Bonnici, una vita a Mediaset. Regola numero uno: esaltare gli aspetti positivi. Evitare di riprendere fumogeni, razzi, insomma atti che fanno male al calcio. E invece inquadrature bonarie, come la bella ragazza o la famiglia con i bambini sorridenti. Bisogna anche cercare di evitare le inquadrature di tribune vuote e si evidenziano gli atteggiamenti di fair play.
Il supporto di Sky calcio nelle partite di alto livello, e JuventusInter di domenica scorsa allo Stadium, era naturalmente una di queste, determina due camere di integrazione, un pullman regia con un coordinatore a bordo che interagisce con il telecronista gli altri colleghi. Un regista e un produttore, tre bordocampisti di cui uno solo in campo, un furgone skytech che fa vedere le tattiche in real time e spettacolarizza tutte le azioni di gioco.
Spesso però neanche le telecamere riescono a spiegare ciò che gli arbitri decidono, basti pensare allo scontro post partita tra Cesari e Pioli sull’entrata di Mandzukic su Icardi, con 3 filmati da angolazioni diverse che non riescono a mettere d’accordo le parti, con buona pace di chi dice che la moviola è uguale per tutti.
This post was last modified on 8 Febbraio 2017 - 13:07